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Chiuso il processo di primo grado a carico degli ex dipendenti del Catasto di Bari

Si chiude dopo più di dieci anni con la prescrizione di quasi tutti i reati il processo di primo grado a 46 imputati, fra dipendenti dell’ex Catasto di Bari e professionisti (ingegneri, architetti e geometri), accusati di aver intascato tangenti in cambio di visure catastali o accelerazione di pratiche. Il Tribunale di Bari ha dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione per le contestazioni di associazione per delinquere, concussione, corruzione, falso, accesso abusivo al sistema informatico, ricettazione ed esercizio abusivo della professione. I fatti risalgono al 2003-2006.
Secondo l’accusa, esisteva un vero e proprio “tariffario extra” per le pratiche catastali da agevolare, che andava dai 10 euro per una visura per ‘uso ufficio’ a diverse migliaia di euro per accatastare a valori inferiori grandi opifici. Le indagini nel novembre 2006 portarono all’arresto di 7 persone, 101 perquisizioni e 82 avvisi di garanzia, 46 dei quali finiti sotto processo e oggi tutti prosciolti e assolti.

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