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Ciccolella, si cercano soluzioni per scongiurare i licenziamenti

La vertenza Ciccolella arriva sul tavolo della Regione Basilicata, ma presto potrebbe trasferirsi a quello del ministero del Lavoro. La crisi della nota azienda florovivaistica di San Nicola di Melfi è stata al centro stamane di un incontro al dipartimento Attività produttive alla presenza dell’assessore al ramo Marcello Pittella, dei rappresentanti della Ciccolella e di una delegazione di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil. L’azienda ha avviato nelle scorse settimane le procedure di licenziamento per 242 lavoratori, 76 dei quali impiegati nel sito lucano su un totale di 110 addetti, quasi il 70 per cento della forza lavoro in organico e quasi tutti giovani. A farne le spese sono soprattutto gli operai della linea rose e del confezionamento. Analogo destino per i lavoratori di altri due stabilimenti in Puglia a Molfetta e Terlizzi. Il gruppo Ciccolella giustifica gli esuberi di personale con la crisi di mercato che ha investito il settore florovivaistico.

Oltre al danno per la possibile perdita del posto di lavoro, denunciano i sindacati, ci sarebbe l’impossibilità di accedere ad ulteriori ammortizzatori sociali avendo la Ciccolella già usufruito di un ciclo di cassa integrazione in deroga in scadenza il 30 giugno prossimo. Da qui la richiesta avanzata alla Regione e al ministero del Lavoro dai segretari di Fai, Flai e Uila (Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello) di “farsi carico di individuare una possibile soluzione al fine di garantire uno strumento di sostegno al reddito dei lavoratori”. L’assessore Pittella, “in accordo con la Regione Puglia”, si è impegnato a “sollecitare il governo per la messa a disposizione degli strumenti utili a garantire ai lavoratori la prosecuzione degli ammortizzatori sociali”. Le parti hanno convenuto, pertanto, “di attivare il ministero del Lavoro al fine di facilitare l’approvazione delle richieste relative alla copertura degli ammortizzatori sociali per i lavoratori ormai privi di ogni sostegno al reddito”.

 

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