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Cie Palazzo, le Acli di Potenza contro il centro-prigione

In occasione della giornata del rifugiato, le Acli di Potenza parteciperanno con una propria delegazione alla conferenza stampa che si terrà oggi alle 17 presso il Cie di Palazzo San Gervasio. L’iniziativa, promossa in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil, Legambiente, Arci, Libera, Lucania World e Forum Terzo Settore, è in preparazione della manifestazione programmata per il 25 giugno, sempre davanti al centro profughi di Palazzo, per protestare contro la trasformazione del campo di accoglienza in centro di espulsione e identificazione.

“Il recente decreto del governo che estende a 18 mesi la permanenza massima nei Cie – spiega il presidente delle Acli di Potenza, Gennaro Napodano – è un atto grave e irresponsabile che squalifica il nostro paese al cospetto del consesso internazionale e viola i più elementari diritti delle persone e dei rifugiati. Il governo ha deciso di usare il tempo come una forma subliminale di tortura psicologica nei confronti di persone che, fino a prova contraria, hanno la sola colpa di sfuggire dalla miseria e dalle guerre che insanguinano quotidianamente il continente africano”.

Per Napodano “pensare di governare il fenomeno dell’immigrazione con il manganello e il filo spinato è come pretendere di contenere il mare in un secchio. L’immigrazione è un fenomeno che va governato con la testa e non con la pancia, rispettando le direttive internazionali sui rifugiati e mettendo in campo concrete politiche di accoglienza e integrazione”. Intanto, le Acli si preparano a lanciare la campagna nazionale “L’Italia sono anch’io” che, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, intende sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della cittadinanza e del diritto di voto amministrativo agli stranieri residenti nel nostro paese.

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