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La città di Brindisi ‘rifiuta’ i rifiuti di Bari

La città di Brindisi chiude le porte ai rifiuti della provincia barese. Il sindaco Consales, infatti, ha annunciato che non accoglierà la spazzatura proveniente dal territorio del capoluogo pugliese, mentre i cittadini si dicono pronti a scendere in strada per bloccare i camion contenenti l’immondizia altrui.
“Ora basta, la Regione ci prende in giro”, ha commentato Consales. Il problema è sorto con la chiusura, da parte della Procura di Bari, della discarica che dovrebbe accogliere i rifiuti di 21 comuni, ora riversati sugli impianti di Brindisi; il Tribunale ha detto no al dissequestro, chiesto anche solo per provvedere ai lavori di messa in sicurezza. E così, a breve, i comuni del Sud Est barese si troveranno nella scomoda situazione di non sapere dove smaltire la loro spazzatura.
Da quando la struttura ‘Martucci’ di Bari è sotto sequestro, i rifiuti di Acquaviva, Adelfia, Alberobello, Capurso, Casamassima, Castellana, Cellamare, Conversano, Gioia, Locorotondo, Mola, Monopoli, Noci, Noicattaro, Polignano, Putignano, Rutigliano, Sammichele, Triggiano, Turi e Valenzano, vengono smistati a Brindisi. “Contrariamente agli impegni assunti, la Regione – ha continuato Consales – non ha previsto interventi compensativi in campo ambientale e un ristoro per il nostro territorio che sta facendo uno sforzo enorme”.
La nuova discarica, che avrebbe dovuto sostituire quella vecchia, ormai esaurita, secondo i magistrati è stata costruita male, tale da non poter essere messa in funzione. Da qui il sequestro e il rinvio a giudizio per 11 persone, oltre che un’indagine della Guardia di Finanza per truffa ai danni della Regione.

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