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Clima infuocato a Foggia sulla questione dei rifiuti

Nulla di fatto a Foggia per la questione dei rifiuti. I lavori del consiglio comunale sono aggiornati a giovedì 13, mentre i consiglieri ammettono in maniera franca che la maggioranza non esiste più. Eppure a Palazzo di Città si è partiti ‘col piede giusto’, dopo l’approvazione dell’odg Don Uva e del progetto di ristrutturazione dell’ex GIL presentato dall’ateneo foggiano. Ma lo scoglio del progetto di discarica per rifiuti non pericolosi, promosso dalla Immobil Daunia srl, non è stato superato. La stessa delibera è stata oggetto di una lettera anonima recapitata ai 40 consiglieri comunali in cui si denunciano tangenti e connivenze tra alcuni consiglieri e coloro che hanno presentato il progetto.

E dopo la mancata intesa sul progetto di discarica il clima si fa rovente: il Pd si spacca, i consiglieri Chinni e Vinciguerra lasciano l’aula, i Moderati e i Popolari votano contro, SEL chiede persino il ritiro della delibera in oggetto. I lavori vengono sospesi, ed i capigruppo del centrosinistra si riuniscono nella sala giunta, convinti fortemente che il sindaco Mongelli non abbia più la maggioranza. Si paventa anche l’ipotesi di dimissioni del primo cittadino foggiano. Alla ripresa dei lavori, viene approvato l’emendamento della seduta, ma per il consigliere Miranda (Udc) la maggioranza esiste solo per approvare rinvii ed aggiornamenti. In ultimo, l’aut-aut del Psi: “Se la delibera sulla discarica di giovedì non verrà votata da tutti i gruppi consiliari, Mongelli prenda atto che non ha più la maggioranza”.

 

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