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Coldiretti protesta in Piazza Vittorio Veneto

La Coldiretti di Basilicata a Matera dice no alla speculazione sulla frutta. A dare voce a questa manifestazione e quindi alla conferenza stampa è Giuseppe Brillante della Coldiretti di Basilicata: “Si vuole denunciare un fatto che ha dell’assurdo. La frutta del Metapontino, che viene pagata a pochi centesimi ai produttori, viene aumentata del 500-600%. Angurie e la produzione estiva del territorio ai nostri produttori vengono pagati a cinque centesimi al chilo e la troviamo sui mercati a trenta centesimi. Non è questa la risposta alle esigenze dei produttori e dei consumatori. L’unico prodotto che è aumentato – sottolinea Brillante – è l’aglio. Il resto, invece, è diminuito del 36% rispetto allo scorso anno. Occorre che venga rispettata la filiera che non deve subire sette–otto passaggi e ogni volta moltiplica il prezzo. Occorre regolamentare la scoutistica . Nei supermercati ci sono i prezzi civetta per alcuni prodotti e questo va a danno del produttore agricolo. La grande distribuzione deve rispettare il mercato. E i consumatori devono chiedere i prodotti della nostra produzione leggendo le etichette. La nota positiva viene dalla Conad di Policoro che vende prodotti locali di Tursi e del Metapontino mentre l’Auchan di Potenza a cui è stato chiesto di vendere i prodotti del nostro territorio, non lo fa. Deve essere fissato una sorta di diritto presenze sullo scaffale perché i consumatori scelgano i nostri prodotti”. Piergiorgio Quarto, presidente della Coldiretti di Basilicata: “Questa di oggi è una giornata di dimostrazione e di protesta e di informazione per quello che stanno vivendo gli operatori agricoli della nostra Regione e che meritano una retribuzione giusta ed invece sono vessati a prezzo bassissimo. Prezzi che non riescono a coprire le spese. Occorre una filiera a chilometro zero. Noi non siamo abituati a consumare prodotti stagionali che provengono da altri mercati. Occorre dire alle Istituzioni di stringere un rapporto unitario con il nostro territorio e il 2 agosto a Potenza è stato convocato il “Tavolo verde”, per fare il punto della situazione e sollecitare un controllo diretto delle produzioni. Ci sono piraterie e inganni e un inquinamento nel nostro territorio. Occorre un incontro in Regione per portare avanti la protesta perché si compri al giusto prezzo”. Una Coldiretti che fa una denunzia sulla speculazione cercando di salvaguardare la produzione e quindi gli operatori agricoli. “Abbiamo chiesto il controllo delle importazioni- sottolinea Brillante- dai Paesi Esteri che invadono il nostro mercato nel momento in cui è in atto la nostra raccolta del prodotto. Come produttori e consumatori possiamo accorciare la filiera con il consumatore che acquista direttamente dal produttore così come abbiamo fatto in altre occasioni”. La Coldiretti con un Gazebo in Piazza Vittorio Veneto, ha omaggiato i cittadini presenti con fette di anguria e ha venduto ad un euro cocomeri di grande peso per dimostrare questa manifestazione di protesta.

Carlo Abbatino

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