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Competitività e Politiche di sviluppo post-Covid, da crisi a opportunità

La cooperazione internazionale e le politiche regionali di sviluppo post-COVID” è stato il tema della tavola rotonda online, coordinata dalla dirigente della sezione competitività della Regione Puglia, Gianna Elisa Berlingerio, durante la quale esponenti della politica e del mondo accademico hanno condiviso prospettive, proposte e risposto alle domande dei partecipanti.
Sono intervenuti alla discussione, fra gli altri, l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, e l’Assessore allo Sviluppo Economico Cosimo Borraccino.
L’evento fa parte della conferenza online organizzata nell’ambito del progetto Interreg egov_INNO a cura della Sezione Competitività e ricerca dei sistemi produttivi e ha visto la partecipazione e la condivisione dei risultati e delle buone pratiche sviluppate nell’ambito di altri due progetti di cooperazione interregionale europea: E-COOL, implementato dalla Sezione Politiche Giovanili della Regione Puglia ed ILONET, sviluppato dall’Università di Bari “Aldo Moro” e dall’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione (ARTI). Si è discusso dei temi legati alle strategie di gestione del post-COVID-19 e di contenimento di una futura emergenza attraverso misure condivise e sostenibili per garantire ripresa economica, stabilità e sviluppo.
“La Regione Puglia – ha esordito l’Assessore Borraccino – ha risposto immediatamente a questa crisi, non soltanto con una manovra che ha messo in campo risorse per tutto il sistema delle imprese, ma soprattutto puntando sul settore specifico dell’innovazione e delle nuove tecnologie. Ricordo, ad esempio, una misura ad hoc per quanto riguarda l’implementazione
delle buone pratiche per l’utilizzo dello smart working, su cui abbiamo allocato 16 milioni di euro. Così come proprio in questi giorni, anche rispetto all’idea di dare un supporto alle imprese per la riconversione industriale rispetto alle nuove esigenze che si sono presentate dopo la crisi da Covid 19, abbiamo messo su il laboratorio “Riapro”, che in collaborazione con il Politecnico di Bari, ha partorito un provvedimento recepito dalla Giunta Regionale, con un finanziamento da parte dell’Assessorato allo Sviluppo Economico”.
“Inoltre – ha continuato Borraccino – abbiamo misure di sostegno importanti sul tema dell’innovazione e della ricerca scientifica. La presenza oggi di autorevoli rappresentanti degli atenei pugliesi, ci mette nelle condizioni di poter continuare
a lavorare insieme come abbiamo sempre fatto in tutti questi anni, in sinergia con il mondo delle imprese, delle istituzioni, dei sindacati e del sistema della ricerca. I bandi che stanno per uscire, compresa la dotazione importante di duecento milioni di euro per Puglia Digitale, che vedrà attivare nei prossimi mesimolte misure specifiche (software house e information technology), fa bensperare per il futuro della Regione Puglia, che non può essere presente connumeri importanti nel settore della ricezione turistica, ma deve saper offrireanche una politica industriale innovativa, fondata sull’eco-sostenibilità, sulla
ricerca e sull’internazionalizzazione”.
Durante la videoconferenza è stato chiesto all’epidemiologo Pier Luigi Lopalco come sia possibile dare dei riferimenti certi alle imprese pugliesi e ai giovani imprenditori dopo questa pandemia che ha generato e continua a generare delle inevitabili ripercussioni sociali ed economiche. “La pandemia da Covid 19 – ha risposto il professore Lopalco – è stato un evento epocale: una pandemia di questo genere ricorda molto da vicino quello che è successo un secolo fa con la “spagnola”. La spagnola fu, appunto, un evento epocale che ebbe un impatto sulla salute mondiale di gran lunga superiore a quello che ebbe la prima guerra mondiale. Questi eventi hanno, quindi, degli impatti pari a enormi crisi economiche o addirittura a grandi conflitti. Noi
abbiamo avuto una prima ondata che ha creato molti danni diretti e indiretti, dovuti al lockdown e alla conseguente crisi economica, ma questa ondata è asincrona col resto del mondo. La pandemia è un evento planetario e quindi oggi in tante parti del mondo sta accadendo quello che noi abbiamo vissuto nei mesi di febbraio, marzo e aprile scorsi. Cosa significa questo? Significa che la pandemia non è un evento puntuale ma che si sussegue e quindi, le crisi sanitarie ed economiche dei Paesi a noi vicini si ripercuoteranno anche sul nostro Paese. Non solo. Noi abbiamo davanti un autunno e un inverno in cui esiste la
concreta possibilità di una ripresa della circolazione del virus. Il messaggio da recapitare agli imprenditori è il seguente: ricordiamoci che questo è un evento storico, un evento di crisi. Crisi significa rottura, significa affrontare dei problemi,
ma anche avere una nuova opportunità, un cambio di paradigma. Non è possibile pensare di fare domani le stesse cose che facevamo ieri. È importante quindi che questo momento di crisi sia per tutti noi uno scossone che ci impegni a ragionare
in maniera diversa”.

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