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Compostiere di comunità negli istituti penitenziari, avviato percorso

“Nei giorni scorsi è stata avviata una interlocuzione tra le strutture tecniche dell’Assessorato all’Ambiente della Regione, il provveditorato del dipartimento carcerario di Puglia e Basilicata e i comuni sul cui territorio insistono degli istituti di pena, con l’obiettivo di installare nei comprensori delle compostiere di comunità da far gestire, previo corso di formazione, agli stessi detenuti”. Così l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente, Domenico Santorsola, annunciando l’iniziativa.
“Siamo al primo step del percorso, sul quale tuttavia abbiamo registrato l’interesse e la sensibilità del provveditore. E’ una iniziativa importante non solo sul piano ambientale ma anche, o forse soprattutto, per i risvolti sociali che una attività di questo genere, gestita all’interno degli istituti può avere. Il recupero dei rifiuti organici e la loro trasformazione in compost di qualità – prosegue Santorsola – da utilizzare all’interno dei confini del sistema carcerario, permetterà di abbassare i costi che il dipartimento sostiene relativamente alla tassa sui rifiuti risolvendo, inoltre, un problema di volumi di conferimento notevole”.
“Rimane da definire il percorso tecnico – prosegue Santorsola – ma i fondi già stanziati dalla Regione per le compostiere di comunità e ancora in parte disponibili potrebbero sostenere il progetto attraverso un protocollo di intesa tra i 10 comuni pugliesi interessati e il dipartimento carcerario per la gestione pratica del servizio e la definizione dei passaggi autorizzativi e di installazione delle apparecchiature”.

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