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Comune di Potenza: Mozione urgente per la moratoria per i nuovi permessi di impianti di mini eolico

Il sottoscritto Savino Giannizzari, Consigliere comunale del gruppo MoVimento 5 Stelle Potenza:
Premesso che:

– L’utilizzazione di fonti da energia rinnovabile è considerata di pubblico interesse e di pubblica utilità e le relative opere sono dichiarate indifferibili e urgenti anche in considerazione del fatto che la riduzione dei gas ad serra attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili rientra tra gli impegni assunti dall’Italia nel 1997 a Kyoto.
– Tuttavia, tale impegno non può essere assunto senza limiti, tenendo conto della salvaguardia del paesaggio dei territori;
– Dalle due esigenze di tutela, ambientale e paesaggistica, consegue la necessità di attuare una normativa ponderata e concorrente tra Stato, Regioni e Comuni;
– Per quanto riguarda il ruolo del Comune di Potenza, secondo la sua legge urbanistica:

  1. È il soggetto che realizza la pianificazione territoriale ed urbanistica, con compiti di specificazione delle indicazioni della pianificazione sovraordinata, di definizione delle trasformazioni territoriali a scala comunale e di applicazione dei regimi urbanistici;
  2. Per quanto di sua competenza, svolge funzioni di controllo sulle modalità di pianifica e sull’attuazione degli strumenti;
  3. Attraverso il piano strutturale comunale, individua gli obbiettivi da perseguire nel governo del territorio comunale, con la definizione dell’Armatura Urbana e dei regimi d’uso revisionali( nuovo assetto del territorio comunale), i regimi di salvaguardia, la definizione delle dimensioni massime ammissibili degli insediamenti;
  4. Adottano i Piani Operativi, nei quali vengono definite le aree destinate alla riorganizzazione urbana, all’edificazione, agli spazi pubblici o di uso pubblico, nonché le opere ed impianti di interesse collettivo e sociale;
  5. Adotta il Regolamento urbanistico, dove vengono determinati gli interventi consentiti all’esterno dei suoli urbanizzati;
  6. Promuove la concertazione come la Conferenza di Servizi;
    – Fermo restando, quindi, i poteri che ha il Comune in rispetto al suo ruolo nella normativa inerente gli impianti eolici e mini eolici, la giurisprudenza italiana è intervenuta più volte al riguardo;
    – Il TAR Campania, con la sentenza 16938/2010 ha affermato che le norme di cui alla legge 387/2003 e le norme regionali in materia, non impediscono al comune di disciplinare, proprio perché soggetto di specificazione, l’uso del territorio al fine di procedere a una distribuzione equilibrata e razionale degli impianti eolici, in considerazione dell’elevato numero di richieste;
    – Il TAR Puglia con sentenza 983/2009, afferma che, nonostante il favor legislativo verso le fonti rinnovabili, il Comune può prevedere nell’esercizio della propria discrezionalità in materia di governo del territorio, aree specificamente destinate ad impianti eolici;
    – Sempre il TAR Puglia, con sentenza 242/2013, afferma la necessità di avviare a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) qualunque impianto eolico per il quale sia stata effettuata una verifica sotto l’aspetto dei potenziali effetti cumulativi con altri impianti preposti da altri soggetti nella stessa zona e che di conseguenza la “verifica” è un atto dovuto da parte dei soggetti competenti;
    – La Corte di Cassazione penale, infine, con sentenza 16624/2015, statuisce che l’elusione del procedimento di VIA e del connesso giudizio di incompatibilità ambientale, sottrae all’amministrazione comunale la valutazione dei parametri di cui deve necessari8amente tenersi in conto per un’adeguata ubicazione di un impianto in territorio agrario, il che può comportare un’evidente pericolo a fronte del rischio di distorsione derivante da una diffusione senza regole di impianti, considerata la necessità di proteggere comunque il terreno agricolo dalle speculazioni industriali ed evitare una imponente erosione del territorio e che l’elusione è uno degli strumenti sufficienti per giustificare il fumus del reato ambientale;

Considerato che:

  Il criterio per la valutazione del cumulo è specificato nel DM 30 aprile 2015 secondo il quale:

  1. Un singolo progetto deve essere considerato anche in riferimento ad altri progetti localizzati nel medesimo contesto ambientale;
  2. La sommatoria dei parametri dimensionali dei progetti ricadenti in un ambito territoriale entro il quale non possono essere esclusi impatti cumulati sulle diverse componenti ambientali;
    L’ambito territoriale è definito dall’Autorità regionale. Se questa non provvede, l’ambito territoriale è definito da una fascia di un Km per le opere lineari (500 m dall’asse tracciato) e da una fascia di un Km per le opere lineari a partire dal perimetro esterno dell’area occupata dal progetto proposto.
  3. In tale decreto nessun riferimento viene effettuato a criteri diversi per la determinazione del cumulo adottati in passato, quali la sommatoria delle potenze nominali dei singoli impianti ad un unico punto di connessione alla rete elettrica appartenenti allo stesso soggetto ovvero a soggetti che si trovano in posizione di controllante o di controllato, ovvero che siano riconducibili ad un unico interesse;
    – L’autorità competente in materia di impatto ambientale ai fini dell’applicazione o meno di VIA, deve considerare se tale impianto ha un impatto singolo o cumulativo (Consiglio di Stato 5092/2014);
    – Di conseguenza, nel caso in cui la Regione non provveda o non abbia provveduto, l’ambito dei provvedimenti di competenza comunali possono essere assunti è definito dalla normativa nazionale;
    – Da quanto si apprende anche dalle notizie di stampa, sembrerebbe che gli atti elusivi al procedimento di VIA, che hanno raggirato i criteri del cumulo, sono stati comunque perpetrati diverse volte nel territorio comunale di Potenza e non solo;
    – Che le tanto attese linee guida regionali, inerenti gli impianti di mini eolico di potenza che va dai 60 Mw a 1 Kw, si sono rilevate poco chiare soprattutto in merito alle misure più stringenti che il comune può attuare in merito a questa tipologia di impianti;
    – Che a seguito della pubblicazione delle suddette linee guida, molti permessi inerenti impianti di potenza sopra i 60 Mw, sono soggetti a richieste di varianti che portano gli impianti alla potenza al di sotto di tale soglia (ad esempio di 59,9 Mw), con chiaro intento elusivo a ogni normativa e quindi di controllo;
    – Le norme dettate sono a tutela soprattutto della salute di chi vive nelle vicinanze quanto degli impianti eolici tanto di mini eolico;
    – È ormai sotto gli occhi di tutti che in Basilicata, la proliferazione di pale eoliche può essere riconosciuta “anomala” rispetto a alle altre regioni italiane.

Si impegna il Sindaco, nonché la Giunta comunale della Città di Potenza: 

  1. Ad attuare una moratoria di mesi 6 verso tutti i permessi inoltrati agli uffici comunali attraverso la procedura PAS per ciò che riguarda gli impianti di mini eolico a far data dall’approvazione della presente mozione, compreso i giudizi concernenti le richieste di varianti che di fatto abbassano il tetto di potenza sotto i 60 Mw rispetto ad una richiesta originale di potenza superiore;
  2. Attivare una ricognizione immediata per verificare eventuali raggiri o artifizi di soggetti richiedenti di PAS per gli impianti di mini eolico, atti ad eludere l’attivazione delle procedure di VIA;
  3. Porre in essere una verifica sulla sopportabilità ulteriore del nostro territorio a nuovi impianti eolici e mini eolici;
  4. Chiedere entro 10 giorni dall’approvazione della presente mozione, un tavolo tecnico con Regione e Comuni interessati per chiedere chiarimenti in merito alle possibili restrizioni che possono attuare i comuni secondo le linee guida della Regione per gli impianti di potenza che va da 60 Mw a 1 Kw;
  5. Chiedere entro 10 giorni dall’approvazione della presente mozione alla regione Basilicata che si attivi entro 60 giorni dalla richiesta, di pubblicare le linee guida inerenti gli impianti che vanno da zero a 60 Mw di potenza.

Potenza, 26 aprile 2017

Il Consigliere Comunale M5S
Savino Giannizzari

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