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Concluso il convegno sulla pediatria e Centro Bambin Gesù Basilicata

“La sfida della pediatria del futuro è quella di promuovere, in età infantile, la salute dell’adulto. Una pediatria universalistica comporta il cambio di metodo di lavoro: devono nascere sul territorio le unità pediatriche, si devono consolidare le reti orizzontali tra gli ospedali per le prestazioni e le reti verticali tra il sistema regionale e i centri di eccellenza nazionali come il Bambin Gesù di Roma”.

E’ quanto ha affermato il presidente della Società Italiana di Pediatria, Alberto Giovanni Ugazio, intervenendo nell’Auditorium dell’ospedale San Carlo di Potenza ad un convegno, dedicato al futuro della pediatria e alle fasi di attuazione del Centro Pediatrico Bambino Gesù Basilicata. Ai lavori sono intervenuti, tra gli altri, il direttore generale del San Carlo – Andrea Des Dorides, Michele Salata dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, pediatri e responsabili dei servizi di pediatria in Basilicata.

“Il professor Ugazio – ha detto l’assessore Martorano concludendo il convegno promosso dal Dipartimento Salute della Regione- ci ha concesso di discutere di pediatria ad alti livelli. Il tema dell’integrazione tra ospedale e territorio – ha detto ancora Martorano – attraversa orizzontalmente tutto il sistema sanitario e in questo momento ci stiamo concentrando su uno sforzo di riorganizzazione che migliori gli attuali modelli assistenziali. Il progetto Bambin Gesù Basilicata – ha osservato Martorano – nasce da due presupposti. Il primo di tipo politico: quello di mettere al centro delle politiche sanitarie regionali il bambino. Si tratta di una scelta strategica del governo regionale che non si esaurisce nella relazione che stiamo avviando con il Bambin Gesù, ma che si ramifica anche con altre attività come quella sulla neuropsichiatria infantile che attueremo in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti di Firenze. Il secondo presupposto – ha spiegato Martorano- è invece di tipo strategico assistenziale. I numeri della Basilicata non consentano la strutturazione di un sistema pediatrico regionale evoluto. Per questo motivo abbiamo deciso di lanciare questa grande sfida di tipo sanitario assistenziale che passa attraverso la relazione con il Bambin Gesù di Roma. Queste relazioni – ha osservato l’assessore – nella fase iniziale possono creare più criticità che opportunità. Il nostro compito è ora quello di far comprendere e condividere un progetto che verta sulla trasformazione della nostra attuale rete di pediatria mettendola nelle condizioni di avere una relazione virtuosa con il Bambin Gesù. Apprezzo i contributi critici sullo stato dell’arte della nostra pediatria – ha detto Martorano – essi disvelano quanto sia necessario cambiare. Carenza medici, relazione ospedale – territorio, elevazione professionale, sono le sfide che ci attendono. Un sistema capace di assicurare la continuità assistenziale non deve poggiare solo sulla buona volontà dei pediatri, per questo faremo tesoro delle criticità che in questa fase stanno emergendo. Questa relazione strategica con il Bambin Gesù rappresenta una grande opportunità – ha osservato Martorano. Essa ci mette nelle condizioni di fare una verifica sulla pediatria nella nostra regione. Ora il testimone del progetto passa simbolicamente dal governo regionale nelle mani di chi è chiamato ad attuarlo: direzioni strategiche, medici, Ordini professionali. Gennaio 2012, la data fissata per l’avvio del progetto si avvicina. C’è ancora molto da lavorare ma sono convinto – ha concluso l’assessore alla Salute- che abbiamo posto le giuste basi perché la pediatria di Basilicata possa essere presto considerata una eccellenza a livello nazionale e un riferimento certo anche per le regioni limitrofe”.

 

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