Concluso un ciclo di eventi di 23 aziende nell’ambito della Call4Matera presso la CTE
Si è conclusa la ricca tre giorni di eventi organizzata presso la Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera dedicata al trasferimento tecnologico dei risultati raggiunti da alcune delle aziende che hanno partecipato alla “Call4Matera”, utilizzando i laboratori di innovazione coordinati da CNR – Università degli Studi della Basilicata e Politecnico di Bari. Nel corso delle tre giornate, con il supporto di Kaizen Innovation Labs, 23 aziende hanno scelto di organizzare in forma congiunta tre distinti eventi dedicati alla condivisione delle proprie progettualità sviluppate all’interno dei laboratori Blockchain, Giardino delle tecnologie Emergenti, Gemello Digitale, Robotica Collaborativa, Stampa 3D, Realtà Virtuale ed aumentata.
I contenuti proposti sono stati diversificati per ogni singola giornata, aggregando le imprese accomunate dal laboratorio di riferimento scelto, così da concentrarsi sull’analisi dei progetti sviluppati all’interno di essi ed offrendo al contempo una omogeneità di contesto alle tematiche di approfondimento proposte alla platea con la preziosa partecipazione dei docenti referenti.
Nelle tre giornate sono intervenuti il prof. Giampiero Pepe (coordinatore scientifico della CTE Matera), la prof.ssa Paola D’Antonio (Università degli Studi della Basilicata e responsabile Giardino delle Tecnologie Emergenti), la prof.ssa Bruna Gargiulo (Università degli Studi della Basilicata – laboratorio AR/VR), il prof. Tommaso di Noia (Politecnico di Bari e responsabile laboratori Robotica Collaborativa e Stampa 3D), il Prof. Massimo Mari (CNR – Laboratorio Digital Twin). Numerosi gli spunti di analisi e di riflessione congiunta offerti, con particolari stimoli dedicati ai più giovani in merito alle opportunità che si aprono sulle professioni del futuro grazie alle nuove frontiere dell’innovazione.
Per il prof. Giampiero Pepe la CTE ha rappresentato e rappresenta un luogo prezioso per la crescita dell’ecosistema delle imprese del territorio, dove la sperimentazione compiuta nei laboratori aiuta gli attori del sistema produttivo a proporre nuove soluzioni, accelerandone l’esecuzione e raggiungendo importanti risultati, come dimostrano i recenti successi che porteranno anche all’ottenimento durante SMAU 2025 di un premio nazionale in ambito innovazione per la pubblica amministrazione.
La professoressa Paola D’Antonio, responsabile del laboratorio Giardino delle Tecnologie, ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto finora, sottolineando come i mesi di collaborazione con le imprese abbiano rappresentato un primo, significativo momento di confronto, che ha consentito di avviare sinergie concrete orientate all’innovazione e alla sostenibilità. Ha inoltre evidenziato il valore della collaborazione tra le aziende e l’Università degli Studi della Basilicata, rimarcando la centralità della condivisione e della diffusione dei risultati come strumenti fondamentali per la crescita del territorio e il rafforzamento di un ecosistema dell’innovazione aperto e partecipativo.
Durante il secondo incontro il professor Tommaso Di Noia ha mostrato agli studenti come la robotica e la manifattura additiva possano migliorare i processi produttivi e favorire una nuova cultura del lavoro, basata su creatività, collaborazione uomo-macchina e innovazione sostenibile, con un invito esplicito a riflettere sull’evoluzione del mercato attuale: “Il vostro lavoro di domani, oggi ancora non esiste”, stimolando così la platea e specie i giovani sull’importanza e la velocità di evoluzione delle nuove tecnologie.
La professoressa Bruna Gargiuolo, archeologa e docente dell’Università degli Studi della Basilicata, ha invece illustrato le potenzialità della Realtà Aumentata e della Realtà Virtuale nel campo dell’archeologia (e non solo), aprendo prospettive inedite per la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso strumenti digitali di fruizione immersiva.
Per Massimo Mari, economista e ricercatore del CNR “Matera si configura come un esempio pilota su scala nazionale per l’applicazione del modello di Gemello Digitale, capace di integrare in un unico sistema dati, analisi predittive e strumenti di pianificazione urbana. Un risultato frutto della collaborazione tra ricerca scientifica, imprese e amministrazioni, che dimostra come la conoscenza condivisa possa diventare motore di sviluppo sostenibile e partecipato.” Ciascun progetto realizzato dalle imrpese testimonia la capacità del Digital Twin di trasformare i dati in risorse operative, traducendo la ricerca in strumenti di governance, educazione e gestione intelligente della città. A partire da metà ottobre 2025, il laboratorio del Digital Twin inaugurerà una nuova fase di apertura alla comunità: ogni martedì e venerdì i cittadini potranno visitare gli spazi della CTE, grazie alla collaborazione con “Torretta srl impresa sociale” e “Città Fertile” (le cui referenti Silvia Parentini e Rosa Nicoletti sono intervenute), scoprendo così da vicino le potenzialità del modello urbano digitale e le applicazioni in corso.
Al ciclo di incontri hanno partecipato per la fase di disseminazione dei risultati raggiunti dalle imprese, associazioni di categoria (Confapi, Confindustria, CNA), Enti pubblici (Camera di Commercio della Basilicata, ASSET, Provincia di Matera, ANCI Basilicata, Comune di Miglionico, Comune di Grassano), imprese, cittadini e una ricca rappresentanza delle scuole, in particolare con la presenza delle classi del Liceo Scientifico Dante Alighieri, dell’Istituto Tecnico Loperfido-Olivetti, nonché di docenti, responsabili di laboratorio ed altri referenti di altre scuole ed Enti di formazione. Il primo giorno è intervenuto in un momento di confronto con le imprese e con i partecipanti all’incontro anche il sindaco di Matera Antonio Nicoletti.
Durante le tre giornate dopo la sessione introduttiva si è dato ampio spazio al confronto operativo e all’nterazione con gli stakeholders, illustrando sul campo le attività sviluppate e facendo toccare con mano i risultati registrati dalle imprese Erreffe Progetti, Alfaconsult, Pappadà, President Hotel, Borgo XXV Aprile, QuantumPi, Aisystem, Datonix, Ilog&T-GLS, Icaro Future Vision, Nicoletti Home, Imbitalia, Thegg, Ongame, Prisma Project, erre.O Sipes, Lo Studio Ingegneria-Design, Policentre, Medinet, Stella All in one, Icones, Multiservice Fast srl, Grassani.
Eterogenee le applicazioni proposte, fra cui diverse web app integrate con il digital twin, un sistema intelligente di ricerca dell’acqua nel sottosuolo con georadar, una piattaforma ESG con sistema certificato grazie alla blockchain, applicazioni del gemello digitale a servizio della mobilità intelligente o per la fruizione del patrimonio artistico, archivistico e documentale della città, sistemi evoluti di e-commerce con blockchain, virtualizzazione dell’esperienza di acquisto in store grazie a VR/AR, applicativi con sensori di monitoraggio ambientale per RSA o strutture alberghiere, modelli di arredo urbano e d’interni realizzati con stampa 3D, esperienze educative e formative supportate da IA con percorsi interattivi di realtà virtuale, corsi di coding virtuale per l’apprendimento della storia della città e molto altro ancora… Ogni azienda ha potuto portare la propria testimonianza concreta di come la tecnologia possa generare valore per il territorio, per i servizi, per l’artigianato, il turismo, la cultura e l’industria in eterogenei campi dalla logistica, alla formazione, dall’arredo alla progettazione d’interni ed urbana.
Queste giornate hanno permesso alle imprese di valorizzare la propria esperienza e di ringraziare il Comune di Matera e la CTE per l’opportunità offerta nel sostegno ai propri progetti innovativi. Un prezioso momento di confronto per chi guarda al futuro della transizione digitale ed ecologica e vuole comprenderne l’impatto su settori chiave come turismo, servizi alle imprese ed ai cittadini, applicazioni per la pubblica amministrazione. Non si è trattato cioè solo di raccontare innovazione, ma di viverla e trasferirla al territorio in una comunità capace di connettere ricerca, imprese e cittadini attorno a sfide globali, con ricadute concrete nel tessuto locale.



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