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Condannato commercialista tarantino per truffa aggravata e falso materiale in atto pubblico

Nove anni di carcere e l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici. E’ la condanna decisa dal Tribunale collegiale di Taranto, presieduto da Patrizia Todisco, nei confronti di Mauro Mongelli, 58 anni, ragioniere commercialista e consulente del lavoro finito in carcere nel dicembre 2015 con le accuse di truffa aggravata, falso materiale in atto pubblico, falso in scrittura privata, dichiarazione infedele e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Secondo le indagini compiute della Guardia di Finanza, per diversi anni e in centinaia di occasioni, approfittando della fiducia accordata dai clienti e da funzionari di banca, Mongelli si sarebbe intascato le somme che gli venivano consegnate per pagare le tasse, garantendosi un tenore di vita abbastanza alto, con auto e modo alla moda, barca a vela da 12 metri e casa per le vacanze in una delle più belle località della Sardegna.
I giudici hanno anche stabilito un risarcimento di 35mila euro nei confronti di una delle vittime, un libero professionista costituito parte civile con l’avvocato Angelo Casa, ed una provvisionale di 200mila euro a una coppia di imprenditori del settore metalmeccanico, parti civili con l’avvocato Raffaele Sellitti, ai quali Mongelli avrebbe portato via più di un milione di euro. Per il risarcimento vero e proprio sarà necessario però un processo civile.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, Mongelli, per non farsi scoprire, mostrava ai clienti alcuni modelli di dichiarazione falsificati per far credere che le somme fossero state realmente versate; per tenere in piedi la truffa più tempo possibile, preparava al computer false domande di rateazione dei debiti tributari che presentava ad Equitalia, con la firma falsa dei clienti. Poi copriva il gigantesco bluff anche con le banche, alle quali mandava false missive, apparentemente provenienti da Equitalia, attestanti le cancellazioni di ipoteche, per evitare la chiusura dei fidi agli imprenditori truffati.

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