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Condizioni disumane di lavoro

Decine di operai cinesi, soprattutto donne, erano costretti a lavorare in condizioni a dir poco disastrose in un laboratorio per la produzione e confezionamento di capi d’abbigliamento, a Putignano. Un bagno che era una latrina, areazione e illuminazione insufficienti, grossi quantitativi di merce ammassati sui pavimenti per impedire ogni via di fuga ai dipendenti. Per le gravi violazioni delle norme igienico-sanitarie, la Guardia di finanza di Putignano ha sequestrato e chiuso uno stabile alle porte di Turi, di 120 metri quadri, gestito da un uomo di origine cinese che è stato denunciato a piede libero. E non è purtroppo un caso isolato: i sequestri di aziende cinesi non in regola, nel Barese stanno aumentando vertiginosamente.

Mariateresa Cotugno

Foto: notiziediprato.it

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