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CONSORZIO TEATRI UNITI DI BASILICATA nell’ambito della sezione I Grandi Classici presenta NOTTURNO DI DONNA CON OSPITI

Un noir d’autore, raccontato da un poeta come Annibale Ruccello, su una donna, i suoi tormenti e visioni, sulla vita che chiede il conto e sul passato smanioso di prendere il sopravvento su di lei e la sua prigione grigia e ossessiva: è lo spettacolo Notturno di donna con ospiti che il Consorzio Teatri Uniti di Basilicata presenta al pubblico lucano nell’ambito della sezione I Grandi Classici. Notturno di donna con ospiti andrà in scena allo teatro Don Bosco di Potenza mercoledì 21 gennaio 2015 sipario ore 21, a Matera sarà proposto giovedì 22 gennaio 2015 – sipario ore 21 – al teatro Duni.
E’ il racconto della notte in cui la vita di Adriana, la protagonista interpretata da Giuliana De Sio, cambierà per sempre, questo testo di Annibbale Ruccello, uno degli autori più importanti della Nuova Drammaturgia Napoletana e pietra miliare della letteratura teatrale campana e italiana. Notturno di donna con ospiti propone, ancora una volta, il viaggio che Ruccello aveva intrapreso nel quotidiano attraversato e contaminato dal thriller, nonché il viaggio nel panorama desolato della periferia urbana, dei ghetti degradati, tra le tv locali e le radio libere.
L’azione si svolge in una casa a due piani nella periferia di una metropoli: Adriana porta avanti la sua esistenza, nel caldo afoso, tra canzoni e note di un pianoforte, tra televisione e una terza gravidanza, con un marito, Michele, che lavora di notte e ritorna a casa all’alba. Una sera accade che strani individui, temuti e desiderati da troppo tempo, si introducano in casa: una amica di classe, volgare ma di bell`aspetto; il suo ex amante, ed un fascinoso uomo. Improvvisamente, nella mente di Adriana, riaffiorano senza una logica i ricordi, angoscianti fantasmi del passato, che provocheranno una reazione atroce, insensata, ma a lei necessaria per fuggire da quella prigione grigia e ossessiva.
Un progetto in definitiva che segna l’ideale ricostruzione del discorso su Ruccello, sulla violenza e modernità delle metropoli. Lo spaccato di vita della periferia napoletana è stato presentato con cruda efficacia dal regista Enrico Maria Lamanna, grazie anche all’eccezionale interpretazione di Giuliana De Sio e Rino Marcelli, e dell’intero cast di alto livello. La sapiente mano del regista ha saputo cogliere gli aspetti più significativi di un testo in apparenza drammatico, percorso tuttavia ora da un coacervo di sentimenti contrastanti, ora da una naturale comicità, recuperando peraltro il finale dell’ultima stesura di “Notturno”, voluto e condiviso dalla madre dell’autore che segue ancora oggi rigorosamente la “vicenda drammaturgica” dell’indimenticabile Annibale. Ingredienti, questi, che hanno consentito la fruizione dello spettacolo anche da un target di pubblico, in particolare giovane, che in genere diserta le sale teatrali.

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