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Continuità assistenziale, la Cgil Medici di Basilicata risponde all’assessore Leone

“Riteniamo estremamente offensive e fuori luogo le affermazioni rilasciate alla stampa dall’Assessore Leone sui medici di continuità assistenziale, sempre in prima linea per la tutela della salute pubblica”. E’ il commento della Cgil Medici di Basilicata. L’assessore Leone, infatti, sul tema aveva detto: “Paghiamo medici che in piccoli paesi sono presenti solo per chiamare il 118”.
“Non possiamo sottacere che i medici di continuità assistenziale sono spesso lasciati soli nella gestione delle emergenze, come sta accadendo in queste ore per il Coronavirus, per la cui efficace ed efficiente gestione tutti i sanitari devono essere i primi ad essere messi in sicurezza, attraverso la fornitura anzitutto dei materiali di protezione da parte della regione e la diramazione di informazioni tempestive e univoche. – afferma la Cgil Medici – Ciò al fine di poter continuare a fare il proprio lavoro, aiutando gli altri e gestendo nel migliore dei modi le criticità che potrebbero verificarsi. E invece, alla mancanza di tutele reali, si aggiungono anche accuse ingiustificate e ingiustificabili. Fermo restando la totale disponibilità alla discussione sulla riorganizzazione della medicina generale al fine di migliorare l’assistenza ai cittadini in maniera uniforme su tutto il territorio regionale, a tutela della salute soprattutto delle fasce più deboli, intendiamo stigmatizzare affermazioni che dimostrano la scarsa conoscenza del funzionamento del servizio di emergenza-urgenza 118 che sin dal suo avvio nel 2004, ha sempre utilizzato i medici addetti al servizio di continuità assistenziale”.

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