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Convegno a Policoro sull’impegno dei cattolici in politica

Guido Vicino, figura poliedrica di cristiano impegnato nel sociale e in politica, già sindaco di Policoro per due mandati, è stato al centro di un convegno commemorativo, organizzato dal Rinnovamento nello Spirito di Basilicata ad un anno dalla scomparsa. L’ evento, tenutosi sabato 16 luglio presso la sala consiliare del Palazzo Comunale di Policoro, è stato anche l’ occasione per la presentazione del progetto del Rns di formazione alla cittadinanza “Giudo Vicino”, primo coordinatore dei carismatici lucani. Presenti la figlia, Alessandra Vicino, il responsabile delle Acli, Cosimo Delli Veneri ed il responsabile delle Scuole Sociali del Rinnovamento, Avv.Donato Sciannameo, al fianco dei relatori, il prof. D’Andrea ed il presidente della Cei di Basilicata, S.E.Mons.Agostino Superbo.

A presentare il senso della manifestazione il coordinatore regionale del Rns di Basilicata, Rosario Sollazzo: “La nostra iniziativa vuole essere un segno di memoria grata per accogliere l’eredità che ci ha lasciato Guido. Ma segna anche la tensione del nostro movimento ecclesiale, in questo tempo di missione, alla continua evangelizzazione, anche delle realtà sociali”. “Guido era un aclista convito – dice Cosimo Delli Veneri – ed a lui Policoro deve molto: il liceo scientifico, l’ ospedale, il primo villagio turistico, la villa comunale, ma anche le cooperative edilizie e le società sportive da lui fondate”. Toccanti le parole di Alessandra, figlia del già sindaco di Policoro. “La sua era una dedizione totale alla famiglia, nonostante il suo costante impegno socio-politico. Si avvicinò, poi, al Rinnovamento, e la sua missionarietà zelante nasce da questo incontro. Ricordo quando abbiamo accolto a casa un ragazzo albanese diciassettenne, Saimir, da poco arrivato a Policoro, ospitandolo per diversi anni ed avvicinandolo anche alla fede cristiana, prima della sua partenza per Bologna dove aveva trovato lavoro”.

“Guido Vicino è stato uno dei primi politici ad avvicinarsi al Rinnovamento. Insieme ad un altro gruppo di cattolici impegnati in politica iniziarono ad incontrarsi in quegli anni a Prato. – dice l’avv. Donato Sciannameo – Oggi non ci può essere un autentico rinnovamento sociale senza un rinnovamento spirituale, che nasce dalla preghiera”. Dopo il momento delle testimonianze, hanno relazionato il prof. Giampaolo D’Andrea ed il vescovo di Potenza, mons. Superbo.

“La dottrina sociale è lo strumento attraverso cui la Chiesa parla al mondo e non solo ai cristiani. La visione cristiana della politica è di alto spessore. E’ un’idea in cui prevale il servizio e non l’esercizio del potere. Giovanni Paolo II nella visita al Parlamento Italiano parlò di essenza della politica nella misura in cui si servono i cittadini – prosegue D’Andrea – La ‘Gaudium ed Spes’ definisce la comunità politica solo in funzione del bene comune”. Tornare a riscoprire i documenti della Chiesa Italiana e appassionarsi al sociale le linee guida dell’intervento di mons. Superbo. “Viviamo una stagione di decadimento, la cui causa è antropologica. Si fa avanti una cultura individualistica, ma la via per creare sviluppo nel Mezzogiorno d’Italia è la solidarietà. E’ Dio che ci libera dalle povertà, ma ha bisogno del sostegno dell’uomo, della forza del popolo di Dio. Il documento del 1981, ‘La Chiesa Italiana e le prospettive del Paese’, la nota pastorale del 1995, ‘Stato sociale ed educazione alla socialità’ e gli orientamenti Cei per il prossimo decennio, ‘Educare alla vita buona del Vangelo’, si inseriscono nel solco dei principi base della stato sociale: sussidiarietà, solidarietà e responsabilità”.

Una nuova sfida per i cattolici, come si legge anche dalle parole di Lindo Monaco, che ha presentato il progetto di formazione alla socialità ed alla cittadinanza “Guido Vicino”. “L’ emergenza educativa che vive la società ci porta, come cattolici, ad un nuovo impegno che richiama la funzione umana e sociale dell’ educazione. Una scuola alla formazione sociale, all’amore per ‘le cose di quaggiù’ per dare speranza alla nostra terra di Basilicata. E’ un’iniziativa che nasce nel nostro movimento ecclesiale, ma che è a disposizione del terriotorio ed aperta anche ad altre realtà associative ecclesiali. Non c’è fede matura senza anelito al sociale. E’ la fede che ci immerge nella storia. L’intento è quello di formare cristiani che sentono l’impegno sociale come carità sociale, in nome di Guido Vicino e della sua passione educativa”.

Angelo D’Onofrio

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