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Convegno sulla cooperazione internazionale in Provincia a Matera

“La cooperazione non si nutre solo di investimenti economici.” Il professore Stefano Magagnoli, docente della Facoltà di Economia, Cooperazione e Sviluppo internazionale dell’Università di Parma, sottolinea con estrema franchezza e convinzione la sua idea sulla evoluzione di un modello oramai in chiara disgregazione. “Come Università di Parma abbiamo investito molto sulla formazione di professionalità in grado di far funzionare efficacemente la cooperazione internazionale. Oggi, all’interno di uno scenario profondamente mutato e incrinato da una crisi finanziaria senza precedenti, risulta evidente come la cooperazione possa funzionare solo se orientata al trasferimento delle abilità, dei saperi e delle conoscenze.” Tra i partecipanti al convegno, svoltosi ieri pomeriggio presso la Provincia di Matera, dal titolo “Modello di cooperazione: dagli interventi istituzionali al sostegno di progetti di bottom-up”: il presidente dell’Ente Franco Stella, gli assessori Salvatore Auletta, Angelo Garbellano e Antonio Montemuro, il presidente del Consiglio provinciale Aldo Chietera, la presidente della VI Commissione consiliare permanente Giovanna Vizziello, il consigliere Antonio Garzone, il vice presidente del Consiglio regionale Romeo Sarra, il docente della Facoltà di Economia, Cooperazione e Sviluppo internazionale dell’Università di Parma Stefano Magagnoli, il referente della O.N.G. Associaciòn de Desarrollo Solidario “Yachay Wasi de Toblada” Gianni Vaccaro e la referente dell’Ufficio progetti Cooperazione allo Sviluppo della O.N.G. Co.P.E. (Cooperazione Paesi Emergenti) Manuele Manente, l’assessore comunale Silvia Vignola e numerosi rappresentanti del mondo associativo locale. Gli interventi di Manuele Manente della O.N.G. Co.P.E. e di Gianni Vaccaro della O.N.G. Associaciòn de Desarrollo Solidario “Yachay Wasi de Toblada” hanno trasferito buone pratiche maturate nel corso di anni di esperienza sul campo.

“ L’attività principale del Co.P.E. è costituita dalla realizzazione di progetti insieme ai partners locali in Paesi del Sud del mondo, con l’obiettivo di promuovere l’autosviluppo e far sì che ogni persona possa godere del diritto al cibo, alla salute, all’istruzione. Il Co.P.E. attraverso l’impegno dei volontari internazionali e il contributo di giovani in servizio civile – ha dichiarato Manente – porta avanti progetti nel campo dello sviluppo agricolo, della tutela dell’infanzia, della salute materno-infantile, dell’empowerment della donna.”

“L’importante progetto del laboratorio di medicina tradizionale che abbiamo avviato e quasi completato grazie al sostegno della Provincia di Matera è la dimostrazione che, con risorse minime e un approccio dal basso che coinvolga la popolazione, è possibile realizzare obiettivi importanti. Attraverso questo laboratorio, infatti, – ha evidenziato Gianni Vaccaro – abbiamo recuperato tradizioni che stavano andando perse e, nello stesso tempo, abbiamo creato le condizioni per promuovere forme di micro impresa che possano creare profitto e movimentare risorse utili a migliorare le condizioni di vita delle baraccopoli. Il Perù – ha proseguito Vaccaro – è un paese ricchissimo: secondo produttore mondiale di argento e zinco, terzo di rame e stagno, quarto di piombo, sesto di oro e grande esportatore di minerali. Risorse che potrebbero tranquillamente bastare per soddisfare una popolazione che in cinquant’anni è passata da un milione a 11 milioni di abitanti. Perché quello di cui c’è bisogno è maggiore equità, un principio che possiamo valorizzare insieme attivando percorsi come questi che innescano meccanismi di auto sostentamento.”

“Costruire ponti per lo sviluppo – ha proseguito Giovanna Vizziello – è una necessità e un dovere regolato dalle normative nazionali L. N. 49/1987 e L. N. 68/1993. Strumenti legislativi chiari che dobbiamo considerare se vogliamo incidere nel processo di cambiamento che ci obbliga, come diceva il premio Nobel per l’economia, Amartya Sen, a considerare lo sviluppo nei termini dell’aumento delle pari opportunità e delle capacità delle persone.”

“Questa partita dello sviluppo – ha concluso il presidente Stella – vogliamo provare a vincerla. Sappiamo benissimo che si tratta di un’ambizione che potrebbe sembrare eccessiva, ma le vittorie si nutrono di speranza e volontà. A conferma di una determinazione a lavorare per rendere la solidarietà e l’uguaglianza valori trainanti della nostra politica la settimana scorsa abbiamo ospitato l’associazione Basilicata Mozambico per un altro progetto con il medesimo spirito. Un impegno a cui non abdicheremo nel loro e soprattutto nel nostro interesse.”

 

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