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Cooperative e Pnrr, il presidente regionale dell’Alleanza delle cooperative Crocco all’incontro con Renzi

Favorire, attraverso la costituzione di un sistema adeguato di governance, la partecipazione strategica e operativa dei vari livelli istituzionali e delle parti sociali: soltanto con un’effettiva collaborazione tra pubblico e privato, in tutte le fasi e su tutti i territori, il Piano nazionale di ripresa e resilienza diventerà l’occasione di rilancio auspicata. Lo ha sostenuto il presidente dell’Alleanza delle cooperative Basilicata, Giuseppe Crocco, nel suo intervento all’incontro “La competitività dell’Italia tra riforme e Pnrr” organizzato a Matera l’11 ottobre da Italia Viva, a cui ha preso parte il senatore Matteo Renzi. “Garantendo un supporto straordinario ai comparti più colpiti dall’emergenza, occorre fare in modo che gli investimenti prevalgano sui sussidi”, ha continuato Crocco. “Inoltre è importante prevedere interventi di contrasto alla povertà e misure a favore del Sud”.
All’interno del Pnrr, l’Alleanza delle Cooperative Italiane ha individuato sette progetti pilota che possono essere importati e declinati anche a livello regionale: mutualità digitale, con la realizzazione di piattaforme digitali a proprietà cooperativa per offrire ai soci dati e servizi condivisi; comunità energetiche e autoconsumo, ovvero un potenziamento infrastrutturale delle aree marginali con la costituzione di comunità energetiche cooperative; economia circolare e bio economia, per la valorizzazione dei residui produttivi e promozione di bioenergie; digitalizzazione dei beni culturali; città accessibili, incrementando l’edilizia residenziale sociale con forme digitali di servizi di assistenza e cura alla persona e hub culturali e creativi; potenziamento offerta e domanda dei servizi per l’infanzia, in modo da collegare il sostegno garantito dal bonus alle famiglie per l’accesso ai nidi e ai servizi educativi alla spesa in servizi erogati da imprese sociali e cooperative sociali; salute di comunità. “La pandemia ha evidenziato le fragilità del sistema ospedaliero a causa della massiccia di presenza di malati cronici che potevano essere tranquillamente curati a domicilio, con beneficio per la persona e risparmio delle risorse pubbliche”, ha sottolineato il presidente regionale dell’Alleanza delle cooperative. “Pertanto, sull’ultimo punto, pensiamo a un percorso unitario che, partendo dai medici di base, si dirami lungo tutta la filiera dell’assistenza sanitaria e sociale territoriale, in particolare sull’assistenza domiciliare integrata, supportata da una parte tecnologica e diagnostica avanzata”.

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