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Copam, presentata la conferenza su petrolio ed ambiente

Chiedere di più al petrolio, in termini di sviluppo, occupazione e rispetto ambientale, facendo anche chiarezza sull’impatto che le estrazioni petrolifere hanno sulla salute dei cittadini e sull’economia del territorio. Sarà questo il tema portante della prima conferenza su “Petrolio e Ambiente” (Copam 2011), presentata questa mattina alla stampa, che si svolgerà a Matera il 3 e il 4 marzo. Il dibattito oltrepasserà i confini regionali con esponenti internazionali chiamati a portare il loro contributo di esperienza e di nuova tecnologia. Perché dal petrolio scaturisca un reale sviluppo sostenibile e di crescita per le comunità interessate.

Alla conferenza parteciperanno esperti e tecnici provenienti dalle principali organizzazioni internazionali quali l’Osm, l’Organizzazione per il programma ambiente delle Nazioni unite, Organizzazione per il programma di riduzione delle calamità delle Nazioni unite, Conferenza delle Nazioni unite sul commercio e lo sviluppo, Commissione europea ambiente, Banca europea per gli Investimenti. Saranno presenti anche rappresentanti delle più prestigiose Università italiane e dei più influenti Istituti di ricerca.

Diverse le sessioni di lavoro. Ad aprire la conferenza la sessione dal tema “Petrolio, economia e società” che, partendo dalla Basilicata per arrivare all’Italia, si occuperà del binomio imprescindibile petrolio-ambiente e approfondirà i legami tra le fonti energetiche e il federalismo, la tutela dell’ambiente e il nuovo capitale umano che sarà necessario per le sfide energetiche. A tal proposito saranno presentati gli story cases dell’industria petrolifera messicana e la Assoil school dell’upstream in Val d’Agri.

Il tema sarà nuovamente approfondito nella mattinata del 4 marzo con una sezione dedicata agli aspetti industriali e tecnologici dell’industria estrattiva e una alla partecipazione pubblica e ai procedimenti autorizzativi del sistema Petrolio.

Gli aspetti ambientali e sanitari che si legano alla presenza sul territorio delle estrazioni del greggio, invece, saranno discussi a Viggiano, nel corso dell’ultima giornata di discussione.

“Le esigenze nazionali in materia energetica rappresentano uno degli elementi da tenere in forte considerazione per le scelte che dobbiamo mettere in atto, ma come Regione noi vogliamo e dobbiamo governare il processo, assicurare che tutto venga fatto senza pregiudizi per l’ambiente e le persone, garantire che ai benefici per l’economia nazionale corrispondano opportunità per il sistema produttivo, i lavoratori e lo sviluppo lucano. Per questo la Regione ha voluto la Conferenza come punto di verifica e pianificazione sull’attività estrattiva in Basilicata, per capire pregi e limiti di quanto è stato fatto dalla prima regione italiana che si è trovata ad affrontare questo tema e che ha innovato nel tempo fortemente i rapporti con i grandi player internazionali, prima facendo valere il proprio ruolo nell’attribuzione delle royalty, poi intervenendo direttamente nel processo produttivo, con l’ottenimento del gas naturale”. E’ quanto ha affermato il presidente della Regione Vito De Filippo intervenendo oggi alla conferenza stampa di presentazione del Compa 2011.

“La Basilicata è innanzitutto la sua terra e la sua gente e con la Conferenza Internazionale ‘Petrolio e Ambiente’ la Regione intende conoscere a fondo lo stato di salute del territorio e tracciare la via verso un nuovo sviluppo ispirato alla sostenibilità”. E’ quanto ha affermato l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Agatino Mancusi intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del Copam 2011.

Sottoscritto il 7 ottobre 1998, il protocollo d’intesa tra Regione e Presidenza del Consiglio è il primo atto di un negoziato finalizzato al riconoscimento del principio di “compensazione ambientale” nelle aree della Basilicata interessate alla ricerca e all’estrazione di idrocarburi liquidi, attività ritenute di “interesse strategico nazionale in campo energetico”.

Il protocollo ha impegnato il governo a realizzare sul territorio lucano interventi infrastrutturali, aggiuntivi e complementari a quelli che sarebbero stati poi inseriti in una successiva Intesa istituzionale di Programma, all’epoca in via di predisposizione.

Queste le opere da realizzare in base al protocollo del 7 ottobre 1998:

• Completamento sesto lotto della variante Tito-Brienza

• “Fondo Valle Sauro”, costruzione del tronco Corleto Perticara – sp. Camastra

• Aviosuperficie di Grumento, completamento della struttura anche per lo svolgimento di compiti di protezione civile in funzione antincendio rispetto ai Parchi nazionali del Pollino, del Cilento e della Val d’Agri-Lagonegrese.

In seguito, gli interventi sulle strade sono state inseriti nell’Accordo di programma quadro “Viabilità”, sottoscritto il 19 gennaio 2000 tra i ministeri del Tesoro e dei Trasporti, l’Anas (ente a cui è stata affidata la competenza) e Regione Basilicata, mentre i lavori sull’Aviosuperficie sono stati ricompresi nell’Accordo di programma Quadro sui Trasporti firmato nella stessa data. Ad oggi gli interventi inerenti la S.S. 95 di “ Brienza” e l’Aviosuperficie di Grumento Nova, sono privi di copertura finanziaria, mentre quello relativo alla “ Fondo Valle Sauro” ha una copertura di 181Meuro a fronte dei 400 Meuro stimati per la realizzazione dell’opera.

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