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Cosimo Figliuolo di Bernalda è uno dei 13 finalisti della VI edizione del Premio COMEL

Il lucano Cosimo Figliuolo è uno dei tredici finalisti selezionati per la VI edizione del Premio COMEL Vanna Migliorin Arte Contemporanea, un concorso internazionale che richiama l’attenzione sulle possibilità espressive, estetiche, comunicative e costruttive dell’alluminio. A ogni edizione una giuria di esperti seleziona le 13 opere che meglio di altre hanno saputo esprimere un tema particolare: quest’anno gli artisti si sono cimentati sul tema della Sinuosità dell’alluminio, proponendo opere di pittura, scultura, fotografia, video arte e altre.

Terremoto, l’opera di Cosimo Figliuolo, è stata selezionata tra centinaia di altre iscritte all’edizione 2017 per partecipare alla mostra Sinuosità dell’Alluminio che si terrà presso lo Spazio COMEL Arte Contemporanea di Latina dal 7 al 28 ottobre.

Cosimo Figliuolo nasce a Matera nel 1966. Risiede e lavora a Bernalda (MT), dove lavora per un’azienda che si occupa di estrusione di leghe d’alluminio. Artista-artigiano, ex carrozziere con lunga esperienza di metalli, da diversi anni si dedica alla lavorazione dell’alluminio nel riciclo creativo. Crea oggetti di arredamento e quadri con pezzi di scarto. Iniziò proprio dopo aver preso possesso di un blocco di alluminio scartato in azienda, trasformandolo in un crocifisso alto due metri. Ha esposto in diverse città italiane e in Spagna. L’esperienza artistica è essenzialmente vista come avventura della mente, alla ricerca dell’armonia.

Dal 7 al 28 ottobre le opere selezionate saranno in esposizione presso lo Spazio Comel Arte Contemporanea di Latina nella mostra Sinuosità dell’alluminio, in questo lasso di tempo la giuria sceglierà un vincitore tra i 13, che si poterà a casa un premio di 3500 euro e la possibilità di tenere una personale presso lo Spazio Comel, a cura della CO.ME.L. di Latina, l’azienda che organizza annualmente il Premio in modo completamente gratuito per gli artisti. La giuria che quest’anno ha effettuato la selezione dei 13 finalisti e che poi decreterà il vincitore è presieduta da dal critico d’arte e scrittore Giorgio Agnisola (docente presso l’Istituto Teologico Salernitano – Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale) e composta da Alfredo La Malfa, curatore e presidente della Fondazione “La Verde La Malfa”, San Giovanni La Punta (CT), e presidente della Fondazione “Casa della divina bellezza”, Forza d’Agro, (ME); Marco Nocca, storico dell’arte, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma; Loredana Rea Direttore della Fondazione “Umberto Mastroianni” di Arpino e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone; Maria Gabriella Mazzola, imprenditrice del settore alluminio (azienda CO.ME.L. di Latina).

I tredici finalisti:

Emilio ALBERTI

Como, ITALIA www.emilioalberti.it TEMPESTA (ONDA), 2015 Pittura – Pellicola di alluminio, acrilici, stucchi su tela cm (120 x 95 x 4). Nato nel 1952 in provincia di Como. La sua ricerca attraversa pittura, scultura e installazione. Esordisce nel 1976 ad Art Basel. Al suo attivo un’ampia attività espositiva con mostre personali e significative presenze in rassegne internazionali di rilievo. È fondamentale nel 1991 l’incontro con il critico Pierre Restany. Il suo percorso artistico è caratterizzato dalla contaminazione di linguaggi diversi e differenti espressioni artistiche. Collabora spesso con poeti, musicisti e artisti di altre discipline. La continua ricerca e sperimentazione lo portano ad elaborare una tecnica personale fatta di stucchi e lamina di alluminio fin dal 2005.

Daniela BELLOFIORE

Siracusa, ITALIA www.danielabellofiore.it IN TO TH’ EUROPA, 2017 Pittura – Tecnica mista con materiali di recupero su MDF cm (105 x 65 x 3) Siracusana di origine, vive a Roma dove affianca la produzione artistica alla professione di docente. Artista materica, nutre interesse per gli oggetti di scarto che divengono motivo di nuove giustapposizioni creative. Rivitalizzazione, metamorfosi, decontestualizzazione, sono processi essenziali della sua arte. Questa, oltre ad essere ricerca estetica e riscatto dell’oggetto, è anche indagine sull’attualità, sul giusto bilanciamento tra le radici culturali e le nuove possibilità che si aprono. Le sue opere spaziano dal collage all’iconologia della materia, dall’espressionismo astratto alla scultura. L’arte è libera dai vincoli dello spazio e della forma e assume funzione terapeutica.

Lele DE BONIS

Torino, ITALIA www.leledebonis.it SIGMUND, 2016 Scultura – Assemblaggio, legno e allumino cm (80 x 80 x 80) Nato nel 1980, vive a Torino e lavora come scenografo esecutore per diverse aziende nel settore teatrale, cinematografico, parchi di divertimento e scenografie da esterni. Parallelamente ha sviluppato un personale percorso artistico incentrato sul concetto di recupero e assemblaggio, attraverso il quale rappresenta ciò che più lo colpisce della vita reale. L’essere umano è il centro dei suoi lavori e lo rappresenta quasi sempre in chiave cinica e grottesca, senza però mai condannarlo. Legno e alluminio sono i materiali che utilizza maggiormente. La loro contrapposizione costruttiva gli permette, al di là del messaggio, di giocare e sperimentare infinite relazioni alchemiche tra materia calda e fredda.

Sheila DE PAOLI

Milano, ITALIA www.sheiladepaoli.com ABBRACCIO/HUG, 2017 Scultura – Alluminio, base in legno, punto luce a batteria, cialde profumate cm (110 x 44 x 50) e cm (44 x 20 x 25) Appassionata da sempre di Oriente, ne segue i principi di equilibrio, ricerca interiore, visione ottimistica. Il dinamismo, il silenzio, lo spazio, il cambiamento, sono elementi a cui ispirarsi per creare arte. Il viaggio anche, metafora della vita e spinta creativa, ha coadiuvato un progetto di lungo corso in giro per il mondo. All’inizio pittrice, negli ultimi anni si è dedicata ai metalli e in particolare all’alluminio proprio per la proprietà di modellamento e piegatura. Il materiale si presta alla vocazione di abbracciare l’universo, di rifletterne la luce, di cercare un possibile posto nella natura incontaminata, pur mantenendo per questa un rispetto reverenziale e spirituale.

Cosimo FIGLIUOLO

Bernalda (Matera), ITALIA www.extrusionarte.it TERREMOTO, 2017 Scultura – Assemblaggio dei materiali di recupero, scarti di fusione dell’alluminio cm (60 x 60 x 7,5) Nasce a Matera nel 1966. Risiede e lavora a Bernalda (MT), dove lavora per un’azienda che si occupa di estrusione di leghe d’alluminio. Artista-artigiano, ex carrozziere con lunga esperienza di metalli, da diversi anni si dedica alla lavorazione dell’alluminio nel riciclo creativo. Crea oggetti di arredamento e quadri con pezzi di scarto. Iniziò proprio dopo aver preso possesso di un blocco di alluminio scartato in azienda, trasformandolo in un crocifisso alto due metri. Ha esposto in diverse città italiane e in Spagna. L’esperienza artistica è essenzialmente vista come avventura della mente, alla ricerca dell’armonia.

Lorenzo GALLIGANI

Firenze, ITALIA www.lorenzogalligani.com ACQUA, 2017 Scultura – Fusione d’alluminio a cera persa cm (50 x 120 x 50) Lorenzo Galligani (1975) è uno scultore fiorentino, formatosi tra l’Italia e il Giappone. Ha affinato la propria tecnica lavorando come scultore della pietra e del legno, con preferenza per il marmo. Esperto restauratore si è occupato di opere prestigiose e ha portato il suo contributo di artista e studioso in diversi workshop universitari, in qualità di Visiting Professor (in Italia, Messico e Giappone). È direttore dell’Accademia Galligani di Firenze. Modella sculture attraverso metodi tradizionali e a mano; una scelta che trasmette ai suoi studenti e che consente loro di sviluppare una migliore conoscenza e comprensione del necessario controllo delle tecniche per crescere nella loro progettualità.

Rosaria IAZZETTA

Mugnano di Napoli, NA, ITALIA www.rosariaiazzetta.com SENZA TITOLO, 2016 Scultura – Alluminio saldato a tig e semi-lucidato a specchio cm (89 x 145 x 120) Vive e lavora a Mugnano di Napoli. Docente presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, ha un background internazionale, pur rimanendo molto legata alla propria terra, sia dal punto di vista artistico sia dal punto di vista dell’impegno sociale. Esperta nella lavorazione dei metalli, innamorata della fotografia e dello slogan propositivo come simbolo di impegno culturale. Di fatto è una narratrice che si serve del metallo per elaborare creature nuove, nate da carcasse altrimenti destinate alla discarica. Numerosi i contributi e le mostre internazionali tra Oriente e Occidente. Scultrice-artigiana, predilige il processo della saldatura e considera la creazione di una scultura un rituale etico ed emotivo.

George KING

Londra, REGNO UNITO www.georgekingarchitects.com HOLDING PATTERN, 2016 Scultura – Foglio d’alluminio tagliato con il laser e modellato cm (150 x 55 x 150) George King ha lavorato come architetto in importanti progetti in Australia, Europa, Medio Oriente e Russia. Fondatore e direttore del design studio NEON, con cui ha prodotto lavori per clienti di alto profilo come Topshop, MONA, M&C Saatchi, Peroni e Hugo Boss. È stato senior architect presso lo Zaha Hadid Architects (ZHA), dove ha lavorato per il Centro Acquatico Olimpionico (Londra 2012), lo stadio per i campionati mondiali del Qatar (FIFA 2022), la Banca Centrale irachena e il Centro mediorientale della Oxford University. Insegna a vari livelli, sia a studenti universitari sia in Master, tenendo corsi presso la Lund University in Svezia, la Bartlett School of Architecture di Londra e la Monash University in Australia.

Darko KUZMANOVICH

Belgrado, SERBIA www.darko-kuzmanovich.com ONE DAY AND ONE NIGHT (Quadriptych), 2017 Scultura – Fusione in alluminio cm (14.5 x 68) Darko Kuzmanovich, nasce a Belgrado nel 1971. Figlio d’arte (suo padre è lo scultore accademico Aleksandar Kuzmanovich) ha frequentato la scuola d’arte specializzandosi nella lavorazione di metalli preziosi e frequentando il workshop dell’orafo Zlatko Marijanović. Si è laureato in Scultura applicata presso l’Università di Arti applicate di Belgrado. Nel 2000 è entrato a far parte dell’associazione artistica ULUPUDUS. Oltre alla realizzazione di props teatrali e cinematografici, ha sviluppato una personale arte poetica attraverso la scultura e l’installazione. Recentemente si è interessato alla grafica.

Ewa MATYJA

Poznan, POLONIA www.instagram.com/matyjaewa ALUMINIUM, 2017 Pittura – Tecnica mista su tela: acrilico, carta, carbone, marcatore, pastelli cm (100 x 120 x 1) Artista autodidatta. Ha abbandonato la precedente attività lavorativa per dedicarsi alla passione per l’arte. Predilige tele di grande formato, colpi di pennello decisi e strutture inattese. Ha completato con lode un corso di graphic design a Dublino. Crea pittura astratta intuitiva su tela e carta. Le sue opere mostrano le emozioni e il caos della nostra vita quotidiana. Usa strumenti diversi per creare quadri, poco colore, dove il nero e il bianco sono sempre gli elementi base, mescolati con colori oro e argento. I colori cangianti sono sempre presenti per evidenziare il contrasto.

Elisabetta ONORATI

Cagliari, ITALIA SE FOSSI TE…, 2017 Scultura – Incisione su alluminio, stoffa cm (40 x 50 x 1) Artista poliedrica ama sperimentare diversi materiali, spesso recuperati dalla natura, con cui crea continue narrazioni. Noti i suoi cavallini (esposti in varie zone della Sardegna) dedicati all’infanzia e alla Sartiglia di Oristano, gioco equestre tradizionale. Riporta in vita antiche leggende sarde attraverso la scultura. Recentemente il suo studio si è rivolto alle capacità comunicative dei metalli nello specifico l’alluminio, di cui apprezza la proprietà riflettente. La sua arte è un’indagine sull’esistenza e sulla natura. Sperimentando tecniche diverse, lavora il metallo con commistioni di altri materiali in un’armoniosa convivenza.

Franco POLITANO

Catania, ITALIA www.francopolitano.it ESERCITO DI LATTA, 2012 Scultura – Legno, alluminio, lamiera zincata cm (75 x 75 x 9) Nasce a Catania nel 1952. Nipote di un costruttore di carretti siciliani e figlio di un intagliatore, cresce in un clima che segnerà tutta la sua ricerca artistica. Frequenta l’Istituto d’Arte di Catania, dove l’orientamento neoclassico dello scultore Domenico Tudisco lo indirizza verso il figurativo, che negli anni settanta viene sostituito da interessi più concettuali. Studia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, sotto la guida di Pericle Fazzini e Umberto Mastroianni, poi presso l’Accademia braidense a Milano. Arte povera, arte concettuale e arte ecologica sono categorie che il percorso di Politano interseca continuamente, senza tuttavia mai abdicare all’irriducibile nucleo d’interesse intorno a cui ruota il suo agire artistico: l’uomo.

Silvia SBARDELLA

Ferentino, FR, ITALIA ESSERE LINEA DI LUCE, 2017, Scultura – Tondino di alluminio cm (150 x 150 x 150) Docente di discipline Plastiche e Scultoree. Artista di arti visive, fotografa, video-performer. Ha conseguito il diploma dell’Istituto d’Arte e dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, nel corso di Scultura. Ha lavorato come burattinaia, fotografa, illustratrice, decoratrice di interni, grafica e regista, maturando esperienze collettive e fondendo linguaggi espressivi diversi. Nella sua ricerca artistica utilizza strumenti analogici e digitali, con tecniche tradizionali e sperimentali, realizzando installazioni di arte con performance artistiche estemporanee urbane e nella natura.

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