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CS: INVALSI – UDS: 70% di boicottaggio a Bari, 3 assemblee nella città nonostante la pioggia

In tantissime scuole di Bari (Fermi, Giulio Cesare, Scacchi, Bianchi Dottula, Perotti, Euclide, Elena di Savoia, Socrate, Salvemini) il 70% degli studenti baresi, delle classi coinvolte, ha deciso di non sottostare alla logica che c’è dietro i test INVALSI.
“Siamo studenti, non numeri!”, è lo slogan portato avanti dagli studenti, che si sono riuniti in 3 assemblee in contemporanea, nella città, nonostante la pioggia. Riteniamo che i test INVALSI, dando rilievo alla quantificazione e non alla qualità, impongono un modello distante dalla didattica ordinaria delle nostre scuole, che appiattisce le differenze e fa della valutazione uno strumento che non aiuta lo studente a comprendere i propri errori e migliorarsi. I test INVALSI impongono il nozionismo e rifiutano la formazione di coscienza critica.
“Se oggi, nonostante l’ondata  repressiva degli scorsi giorni da parte di Presidi e docenti abbiamo boicottato i test INVALSI è perché, ancora una volta, non vogliamo assistere in silenzio alla trasformazione della scuola, perché non vogliamo che anche a scuola prenda piede in maniera prepotente la dinamica estremamente competitiva, già innescata dopo l’approvazione della “Buona Scuola”, dichiarano i ragazzi dell’Unione degli Studenti Bari. A seguito degli annunci dei giorni scorsi, tramite circolari e minacce agli studenti, oggi si sono palesati ulteriori casi di repressione.
Al Salvemini, i genitori degli studenti che hanno boicottato, non presentandosi a scuola, le prove INVALSI, sono stati convocati dalla Dirigente Scolastica. Anche al Fermi la Dirigenza ha chiamato i genitori dei ragazzi che hanno deciso di non entrare a scuola, invitandoli calorosamente a recarsi, seppur in ritardo rispetto all’orario curriculare, presso l’istituto per svolgere i test
“Riteniamo inaccettabili le segnalazioni che ci sono arrivate, per queste e per gli altri casi dis studenti coinvolti in casi di repressione che ci arriveranno, abbiamo aperto uno sportello SOS contattabile presso la pagina facebook “SOS – Sportello Studenti Bari” e al numero 3475707365″, continuano i ragazzi dell’Unione degli Studenti Bari. Il boicottaggio dei test INVALSI è una battaglia non volta solo alla contestazione di questo strumento, ma soprattutto alla creazione di un nuovo modello di valutazione, che serva a crescere, ma anche a cooperare, che non veda solo l’individuo isolato ma tutta la collettività.
Il boicottaggio di oggi non è infatti un’azione isolata, un punto di arrivo né di partenza: si pone all’interno di un percorso che parte dalle piazze dell’autunno, dalle scuole occupate, dall’elaborazione che l’Unione degli Studenti ha costruito sulla valutazione, e che vede il proprio orizzonte in un cambiamento radicale e dal basso della scuola, nella messa in discussione di didattica e valutazione.
“Vogliamo una scuola che stimoli, aiuti e sostenga, non vogliamo una scuola che educhi alla classificazione e che abitui alla competizione, all’individualismo e al conformismo. Non vogliamo una scuola attenta solo al risultato finale e non al percorso conoscitivo ed educativo. Oggi abbiamo boicottato i test INVALSI perché rivendichiamo una scuola diversa, e continueremo giorno dopo giorno a lottare per costruirla!”, concludono gli studenti del Sindacato Studentesco barese.

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