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CSAIL Indignati Lucani accetta dimissioni dei 6 sindaci della Val d’Agri

“Il Csail/Massaro – Indignati Lucani, con grande soddisfazione, accetta le dimissioni dei sei sindaci dei Comuni della Val d’Agri e rivolge loro l’invito a non fare marcia indietro, magari dopo le promesse da marinaio del Governatore-sceicco De Filippo, ma di andare fino in fondo”. E’ quanto sostiene il presidente del Csail-Indignati, Filippo Massaro, per il quale se l’azione di protesta dei sindaci non è strumentale e non nasconde il subdolo tentativo di recuperare quel consenso dei cittadini da tempo irrimediabilmente perduto, le comunità locali della Val d’Agri hanno tutto il diritto di eleggere nuovi sindaci ed amministratori municipali al posto degli attuali che si sono dimostrati ampiamente incapaci e accomodanti. “Scoprire solo alla vigilia dell’importante voto di febbraio, importante soprattutto per la futura gestione degli idrocarburi lucani, che le royalties del petrolio sono state scippate al territorio – afferma Massaro – è un’ingenuità che non può essere sopportata dagli elettori della Val d’Agri-Sauro, anche perché gli stessi sindaci-Masaniello si guardano bene dal mettere sotto accusa il massimo responsabile della mancata istituzione della ‘Zona Franca’, che è De Filippo e con lui il Partito-Regione (Pd). Chi ha deciso la ripartizione delle royalties e chi continua a decidere come spendere il fondo attribuito al POV (Programma Operativo Val d’Agri) se non sempre gli stessi? Del resto, il voto in Consiglio Regionale per destinare 10 milioni di euro per 12 anni all’Università degli Studi della Basilicata, che è quella che registra, senza adeguati controlli, la spesa più alta tra gli atenei italiani nel ‘rapporto personale-strutture-iscritti’, è la più classica goccia che fa traboccare il vaso dell’indignazione popolare in Val d’Agri-Sauro. Anche su questa scelta i sindaci-eroi hanno preferito tacere rivendicando genericamente “più attenzione”. Ci risulta davvero impossibile dare credito alla protesta di quanti per oltre un decennio hanno accettato le briciole dei profitti petroliferi. Il popolo del petrolio è fortemente nauseato di assistere alla solita stucchevole e vergognosa sceneggiata. E’ giunta l’ora di cambiare veramente la classe dirigente a partire dai Comuni della Val d’Agri-Sauro sino ai parlamentari lucani. Rinnoviamo pertanto il nostro invito ai candidati, per la prima volta, delle elezioni politiche di febbraio a farci conoscere programmi e progetti in merito alla gestione del petrolio e del gas della Val d’Agri-Sauro.

Siamo convinti che questa volta la ‘casta politica lucana’ con il partito di De Filippo avranno una sonora lezione dall’elettorato della Val d’Agri-Sauro e che questa è l’unica arma che abbiamo per dare più forza alla protesta e per difendere la nostra giusta e onesta proposta”.

 

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