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“Custodiamo il Turismo e la Cultura in Puglia”, da ottobre 2020 a Febbraio 2021 oltre 15 milioni di euro a 872 piccole e medie imprese pugliesi del turismo e della cultura

Ottocentosettantadue sono le imprese pugliesi del turismo e della cultura beneficiarie degli avvisi “Custodiamo la Cultura e il Turismo in Puglia”, 613 del turismo e 259 della cultura. Gli aiuti sono stati erogati dall’Agenzia Pugliapromozione, ai sensi del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” (Temporary Framework DL 34/2020). Le sovvenzioni attivate in favore delle micro, piccole e medie imprese della regione, fino a 80mila euro e per un totale di 15 milioni ottocentomila euro concessi (il 32% del budget complessivo disponibile pari a cinquanta milioni) sono ossigeno per gli operatori che hanno subito e dichiarato durante la prima fase della pandemia (febbraio/agosto 2020) perdite di fatturato superiori al – 30%.
Delle 872 imprese ammissibili 690 sono state liquidate ed entro il mese di febbraio Pugliapromozione perfezionerà a tutte l’erogazione delle risorse: dodici milioni per il turismo (il 30% dei 40 milioni disponibili) e 3 milioni ottocentomila per la cultura ( pari al 38% dei 10 milioni disponibili). Nel contempo, sulla base dell’indirizzo approvato dalla Giunta regionale con delibera n.250 del 15 febbraio 2021, sono in arrivo ulteriori misure straordinarie di aiuto, partendo dalla riprogrammazione delle economie derivanti dagli avvisi “Custodiamo la Cultura in Puglia” e “Custodiamo il Turismo in Puglia”, stimati a oggi in almeno 34 milioni di euro. Assessorato e Partenariato sono già al lavoro per mettere a punto il nuovo bando, approntando alcuni miglioramenti e ulteriori semplificazioni sulla base dell’esperienza accumulata.
“In questa fase è prioritario il sostegno alle imprese turistiche e culturali in difficoltà a causa del perdurare delle misure restrittive imposte dalla recrudescenza della pandemia da COVID-19. Con il nuovo bando si implementerà la platea dei potenziali beneficiari in ragione dell’entità degli ulteriori danni subiti. I primi avvisi chiusi il 15 febbraio scorso sono stati un banco di prova per l’Agenzia Pugliapromozione
che dal 2013 si occupa di promuovere la Puglia turistica in Italia e nel mondo; dal 7 agosto 2020 l’Agenzia é diventata Organismo Intermedio, debuttando in questa nuova funzione di sostegno economico alle imprese del settore proprio il 5 ottobre con l’avvio della piattaforma che ha consentito la presentazione delle domande per gli avvisi “Custodiamo il Turismo e la Cultura in Puglia”. Un’esperienza di alcuni mesi durante i quali l’Agenzia ha consolidato un nuovo rapporto con gli imprenditori del settore, facendo un primo passo verso la trasformazione in una vera e propria Agenzia di sviluppo del settore. Il sostegno alle realtà imprenditoriali pugliesi della cultura e del turismo servirà anche a riprendere le azioni di valorizzazione del marchio Puglia in Italia e nel mondo, basate sul binomio vincente per la Puglia di turismo e cultura”. Così Massimo Bray, Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Puglia. 
“Una sfida complessa e nient’affatto scontata” – ha aggiunto Aldo Patruno , Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio: “trasformare in pochi mesi Pugliapromozione in organismo intermedio per l’erogazione di aiuti alle PMI pugliesi
della Cultura e del Turismo. Una sfida che, visti i risultati, si può considerare vinta, nonostante le inevitabili difficoltà nella fase di avvio e grazie allo straordinario lavoro del personale di Pugliapromozione che è riuscito rapidamente a reinventarsi. Questa scelta strategica ci consente oggi di attivare immediatamente l’Agenzia per l’erogazione di una seconda tranche di sovvenzioni e ristori alle filiere della Cultura e del Turismo che vada a coprire le ulteriori, pesanti perdite di fatturato intervenute da ottobre in poi, a seguito delle nuove misure restrittive adottate dal Governo per far fronte alla seconda ondata pandemica. E, soprattutto, segna la rotta verso la quale indirizzare l’Agenzia regionale strategica del Turismo per affrontare la sfida più grande del rilancio e della ripartenza del sistema turistico regionale”.
Sono state 1086 le imprese che hanno presentato domanda entro il 15 febbraio 2021 (70% del settore turismo e 30% cultura), e di queste, l’80% (in possesso dei requisiti previsti dal bando) ha potuto accedere al finanziamento. Le risorse erogate hanno consentito di compensare fino al 90% dei costi fissi aziendali affrontati durante i primi sette mesi dell’emergenza, fino a un massimo di 80mila euro.
“Un buon risultato raggiunto dall’Agenzia che ha saputo organizzarsi per far fronte ad un nuovo compito di grande responsabilità. Grazie anche alla proroga dei termini varata il 21 dicembre 2020 che ha concesso ancora più di un mese per la presentazione delle istanze, al soccorso istruttorio e alla risposta diretta alle F.A.Q, l’assistenza fornita da Pugliapromozione ai partecipanti ha consentito alle imprese aventi i requisiti di perfezionare la candidatura on-line-commenta il Direttore di Pugliapromozione, Matteo Minchillo – In quattro mesi sono state verificate 1.900 istanze, con 500 inammissibilità iniziali rese ammissibili per via del supporto e dell’assistenza alla ripresentazione della domanda a cura dell’Agenzia Pugliapromozione; più di 200 richieste di riesame con il 50% reso ammissibile e oltre 800 richieste di informazioni a cui è stato dato riscontro via mail, telefonicamente e sul portale nelle F.A.Q. https://custodiamoturismocultura.regione.puglia.it/login. Un impegno portato avanti con successo dall’Agenzia Pugliapromozione, divenuta Organismo Intermedio.
”Da una analisi dei dati relativi ai due bandi appena conclusi, condotta dall’Osservatorio del turismo di Pugliapromozione, emerge che il 36% delle imprese che hanno fatto domanda al bando opera nella provincia di Bari, il 20% a Lecce e il 15% a Foggia; seguono Brindisi (13%),
Taranto (9%) e la BAT con il 7%, in conformità con la distribuzione delle imprese registrate alle Camere di Commercio regionali”.

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