BasilicataItinerari ed Agroalimentare

Dati positivi per l’agroalimentare in Basilicata

“I dati del sistema dell’agroalimentare in Basilicata, sono positivi e sono la possibilità concreta di fare economia e sviluppo. Necessaria piattaforma logistica e collegamenti più accessibili, insieme al digitale che è fondamentale per sviluppare l’agricoltura 2.0. Dobbiamo scommettere di più su agricoltura, ambiente e turismo per puntare al rilancio definitivo della nostra regione.”
Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia ieri sera partecipando al dibattito sul rilancio delle politiche industriali della Festa dell’Unità del Partito Democratico a Matera.
“Frutto anche della spinta messa in campo – prosegue Luca Braia – nonostante le difficoltà di mercato e le calamità, oltre che delle azioni del governo e della politica regionale degli ultimi due anni, i dati Unioncamere e Istat – prosegue l’Assessore – ci dicono che il valore aggiunto delle attività di produzione del sistema agroalimentare della Basilicata è pari, infatti, a 809 milioni di euro, 8,2% del valore aggiunto complessivo prodotto dall’economia regionale.
La produzione agroalimentare coinvolge 18,7 mila imprese (il 31,7% della base imprenditoriale complessiva), con un’occupazione stimabile in circa 32 mila unità di lavoro (escludendo i lavoratori stagionali), il 17,1% del totale. L’occupazione in agricoltura registra, per Svimez, un +12% collocandoci come quarta regione in Italia tre volte sopra la media nazionale, anche grazie alle politiche di incentivo per i giovani.
Di ieri la notizia di Orogel che annuncia investimenti per 18 milioni di euro per i magazzini di Policoro. Il piano di investimento del progetto Ferrero vede la Basilicata interessata da uno sviluppo di 6000 Ha per la coltivazione del nocciolo. Sono solo alcuni esempi di un ritrovato interesse della componente relativa all’industria della trasformazione nazionale ed internazionale per la nostra terra.
Automotive, energia e spazio sono realtà consolidate in Basilicata e da difendere ma dobbiamo puntare, per il futuro, su settori che caratterizzano il nostro territorio, fondamentali per rendere tutto sostenibile nel tempo, quindi all’agricoltura anche in sinergia con il rispetto dell’ambiente e turismo per diventare sicuramente più bravi nella trasformazione e nella commercializzazione dei nostri prodotti.
Premettendo, quindi, che le proposte della piattaforma e dell’ammodernamento della strada rimangono esattamente connesse alla delega all’agricoltura, per commercializzare e vendere anche in nuovi potenziali mercati, occorre poter agevolmente spostare merci ed esportare.
Quello che ritengo veramente importante per la Basilicata ma anche per il sud Italia e per il Mediterraneo è il finanziamento della piattaforma logistica agroalimentare di Ferrandina dentro la Zes, collegata direttamente al porto di Taranto.
Sono proprio le infrastrutture e i collegamenti che possono essere la chiave di volta per il comparto agricolo. Gli investimenti sono in atto. Abbiamo, ad oggi, impegnato il 43,4% dell’intera dotazione PSR 2014-2020 con ben 21 bandi emessi e speso il 9,2% in prospettiva dello sviluppo possibile. Ultimo proprio il bando per i Comuni, a sostegno della viabilità rurale, la Misura 4.3.1 con una disponibilità finanziaria 20 milioni di euro.
Ribadisco, quindi, il finanziamento e la realizzazione della quattro corsie tra Matera-Metaponto non credo sia una fantasia ma un ammodernamento ed ampliamento possibile, con potenzialità di sviluppo di una strada che metterebbe nelle condizioni la città dei Sassi di avere altri 30000 posti letto a disposizione, in grado di soddisfare le esigenze del trend turistico in grande crescita, puntando a fare economia nei comuni della costa ionica a partire dalle strutture ricettive, facendole lavorare magari per 12 mesi all’anno. Continuo a ritenere, come ho detto durante l’incontro “Verso Matera 2019”, che possa essere una priorità da aggiungere a quanto già previsto riguardo le infrastrutture di collegamento dell’intera Basilicata.
Dobbiamo considerare che oggi, per almeno 5 mesi l’anno l’indice di percorrenza del tratto aumenta insieme a quello della pericolosità. Sono 30 km di strada che, ad esempio in estate, si percorrono nel triplo del tempo, a volte anche con file interminabili. Non sarebbe solo il turismo interno ed esterno a fruire e beneficiare di questo fondamentale intervento ma anche, e soprattutto, collegando l’arco ionico con quello adriatico, l’agricoltura ed il commercio le cui merci viaggiano prevalentemente su gomma.
Recuperare risorse nazionali o regionali – conclude Luca Braia – è una battaglia politica che, da cittadino, da politico e rappresentante del territorio a prescindere della delega, mi sento di fare e che farò per il bene della comunità Lucana. Ammodernare in sicurezza quel tratto di strada, senza ponti o viadotti da realizzare, sarebbe semplice, veloce ed economico, quindi possiamo affermare fattibile, con un rapporto costo/beneficio straordinario. Il collega assessore Benedetto, sono certo abbia compreso il senso della proposta, con la quale non intendo certo sconfinare nelle sue competenze ma che vuole mettere sul campo una esigenza del territorio che, voglio sperare, insieme a lui ed al Presidente Pittella, potremmo realizzare.”

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