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De Filippo firma il Contratto di Sviluppo. Certezze per la tratta Potenza-Foggia

Entro il 2021 la Basilicata avrà un aggancio all’alta velocità ferroviaria nell’ambito della realizzazione della direttrice Napoli – Bari. E’ il risultato del Contratto Istituzionale di Programma che è stato firmato oggi a Roma dal presidente ella regione Basilicata, Vito De Filippo, con il ministro per la Coesione, Fabrizio Barca, il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Mario Ciaccia, in rappresentanza del ministro Corrado Passera, il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, l’assessore al turismo della Regione Puglia, Silvia Godelli e gli amministratori delegati di Ferrovie dello Stato Italiane, Mauro Moretti e Rete Ferroviaria Italiana, Michele Mario Elia.

“Entra così nella fase viva di realizzazione – ha commentato il presidente De Filippo – il lavoro per la realizzazione di una infrastruttura strategica per la Basilicata che, con i 200 milioni di euro necessari per la realizzazione rappresenta una dotazione aggiuntiva rispetto ai programmi inizialmente definiti per la nostra regione e, grazie alla formula del Contratto Istituzionale di Sviluppo, dà certezze tanto nella realizzazione che nei tempi”.

L’opera, infatti, è stata finanziata, all’interno del progetto per la direttrice ad alta velocità Napoli Bari, utilizzando fondi già destinati alle Regioni Meridionali che, però, non erano stati ancora impegnati. Tra queste somme riprogrammate non ve ne erano di precedentemente destinate alla Basilicata, poiché la nostra Regione aveva già avviato a realizzazione tutti i programmi di propria competenza.

I tempi certi, inoltre, saranno assicurati dalla formula del Contratto Istituzionale di Sviluppo, definito con le altre parti coinvolte dall’Ufficio Programmazione della Regione Basilicata. Col “Contratto” tutti i sottoscrittori si impegnano a rispettare modalità e tempi previsti per la realizzazione dell’opera, prevedendo, in caso contrario, pesanti sanzioni (che arrivano anche al 10 per cento degli importi) che si riverberano automaticamente sulle valutazioni e sulle retribuzioni di dirigenti e funzionari della parti inadempienti.

Certezze, quindi, sulle opere da realizzare e sui tempi. E la parte del progetto che coinvolge direttamente la Basilicata, nel dettaglio si divide in sue sottoprogetti, il primo dei quali, per un importo di 51 milioni di euro, sarà ultimato entro il 2018, mentre il secondo (con 149 milioni di spesa) terminerà entro il 2021.

La prima parte del progetto prevede interventi di adeguamento e di razionalizzazione degli impianti, contemplando quegli interventi che per essere cantierati richiedono una progettazione più “leggera” e non prevedono procedimenti autorizzativi. Il secondo sottoprogetto, invece, prevede elettrificazione, rettifiche di tracciato, eliminazione dei passaggi a livello e consolidamento della sede, interventi per i quali oltre ad essere necessaria un’attività progettuale più importante,.bisognerà dare vita anche a Conferenze di Servizio per gli iter autorizzativi. Oltre all’elettrificazione, saranno cioè eliminate le pendenze eccessive (che al momento giungono anche al 28%), le curve a raggio stretto e gli altri limiti di un tracciato tortuoso la cui realizzazione risale alla seconda metà dell’ottocento.

I risultati, alla fine delle opere, saranno evidenti. Non solo una maggiore velocità di punta del viaggio (si raggiungeranno i 130 chilometri orari a fronte dei 100 attuali) e una riduzione dei tempi di percorrenza (con 25 minuti in meno che porteranno il viaggio da Potenza a Foggia da 140 minuti a 115), ma anche una maggiore sicurezza e affidabilità, eliminando tutte le criticità che possono portare al rallentamento o il blocco del servizio.

“Il bisogno di infrastrutture è uno dei temi caldi della Basilicata – ha osservato De Filippo – e nell’attuale congiuntura economica è particolarmente importante essere riusciti a cogliere un’opportunità per ottenere una strategica opera moderna. Un risultato – ha concluso il presidente – frutto della tradizionale buona capacità della Basilicata di utilizzare le proprie risorse, della credibilità che ne deriva e delle conseguenti solide relazioni che abbiamo costruito con gli altri attori dello scenario istituzionale nazionale”.

 

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