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De Filippo: L’università va protetta

“L’inaugurazione di questo anno accademico ha un sapore particolare perchè coincide con i 30 anni dal terremoto del 1980”. Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo, intervenendo, oggi, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli studi della Basilicata.

“Questo importante presidio di formazione e di ricerca” – ha aggiunto De Filippo – “segna una pagina felice della storia della nostra regione, nata proprio all’indomani di quel tragico evento. Subito dopo il 23 novembre, infatti, c’era la necessità di ricostruire le zone terremotate non solo dal punto di vista edilizio e infrastrutturale, ma anche dal punto di vista morale e culturale. I risultati dell’Università degli studi della Basilicata ci dicono che fu una felice intuizione quella di istituire anche nella nostra regione un ateneo. Oggi, la Basilicata, infatti, è una delle regioni del Paese con il più alto tasso di laureati. Significa che la Regione, in questi trent’anni, ha fatto passi in avanti. Se le famiglie lucane investono di più sulla formazione universitaria significa che la Basilicata è cresciuta. Certo, la situazione resta complicata per una crisi economica e finanziaria che scarica principalmente sulla formazione e sulla cultura i suoi effetti. Basti pensare che l’attuale previsione di legge finanziaria dei tagli previsti per il 2011 e il 2012 al finanziamento statale delle università è drammaticamente severo (19% circa). Tagli che non rendono facile la vita universitaria legata al filo dell’incertezza che rende impossibile la programmazione dell’attività per lunghi periodi. La Regione Basilicata, ancora una volta come per altri capitoli, sta compensando l’assenza del governo nazionale sostenendo con grossi investimenti, derivanti dalle royalties sul petrolio, l’Università degli studi della Basilicata. E intendiamo fare di più ampliando le azioni anche sul fronte dei servizi allo studente e per favorire il diritto allo studio. Ad oggi, la legge di sostegno all’Università degli Studi della Basilicata resta il perno centrale di tutte le azioni di mantenimento e rilancio dell’Ateneo lucano. Noi vogliamo una costante azione di coinvolgimento degli organi del Governo nazionale, con lo scopo di finalizzare tutte le azioni che si metteranno in campo al superamento dell’attuale momento di difficoltà finanziaria, e al rafforzamento del ruolo dell’Ateneo lucano nel panorama regionale e nazionale”.

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