BasilicataCronaca

Detenuto aggredito nel carcere di Potenza

Questo pomeriggio, verso le ore 13,30 , nel cortile passeggio del reparto penale della Casa Circondariale “A. Santoro” di Potenza, per motivi ancora ignoti alcuni detenuti hanno aggredito un altro detenuto,  S.C. di anni 34, napoletano con fine pena 2045, il quale per le ferite riportate è stato immediatamente trasportato d’urgenza dalla Polizia Penitenziaria al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Carlo di Potenza pur non conoscendone allo stato la prognosi.
A darne notizia è Saverio BRIENZA, Segretario Regionale del S.A.P.Pe. della Basilicata, ed è con questo ennesimo episodio che il segretario regionale del maggiore organismo sindacale di categoria della Polizia Penitenziaria, punta il dito contro un sistema che non funziona più, nel totale collasso di un sistema che non riesce più a garantire la necessaria sicurezza all’interno del carcere, a causa soprattutto della gravissima carenza di organico . Nonostante tutto la Polizia Penitenziaria cerca di fare tutto il possibile, prosegue Brienza, e solo grazie al pronto intervento dei pochissimi Baschi Azzurri in servizio  si è evitato il peggio per il malcapitato detenuto. Certo è che questa situazione si va ad annoverare ad una lunga lista di eventi critici che da tempo si assiste presso il carcere del capoluogo, fatta di violenze soprattutto nei confronti dei poliziotti da parte dei detenuti, senza delle vere e proprie prese di posizione da parte dell’Amministrazione Penitenziaria per sanare il problema, che pare ormai venga rimesso al solo sforzo dei poliziotti penitenziari, evidentemente considerati il “parafulmine” dei problemi, sottoposti a turni massacranti, dove un poliziotto assume l’onere di eseguire 3, 4 o addirittura 5 posti di servizio per far fronte alle esigenze di servizio. Gli eventi che si susseguono costantemente, conclude il segretario regionale, è senza ombra di dubbio sintomo di un “cancro” all’interno del Carcere potentino che non si vuole assolutamente curare nonostante si conoscano quali potrebbero essere le soluzioni; assolutamente in prima battuta l’aumento dell’organico, assumendo urgentemente nuovo personale di Polizia Penitenziaria attraverso il Bando di nuovi concorsi o  facendo scorrere le ancora valide graduatorie di giovani idonei che hanno partecipato ai concorsi precedenti. Nella Casa Circondariale di Potenza sono ospitati circa 200 detenuti a fronte di poco più di 100 agenti di Polizia Penitenziaria, numero che si è visto in forte decremento negli ultimi anni, a causa di numerosi Agenti che sono stati posti in quiescenza, senza che l’Amministrazione avesse rimpinguato le risorse del personale che continua a farne le spese.
Donato CAPECE, segretario generale del SAPPE, sollecita Ministro e Capo DAP a intervenire,: “Quella di POTENZA è l’ennesimo grave e intollerabile evento critico che accade in un carcere italiano. La situazione nelle nostre carceri resta allarmante, nonostante si sprechino dichiarazioni tranquillanti sul superamento dell’emergenza penitenziaria: la realtà è che i nostri poliziotti continuano a fronteggiare gravi eventi critici in ogni carcere del Paese. E allora cosa si aspetta di dotarli di bombolette di gas urticante, in uso anche alle altre Forze di Polizia, per fronteggiare le continue aggressioni? Eventi come quelli di ieri pomeriggio a POTENZA sono purtroppo sempre più all’ordine del giorno e a rimetterci è sempre e solo il Personale di Polizia Penitenziaria.  Ma deve essere detto – con fermezza! – che queste aggressioni sono intollerabili e inaccettabili e che ad esse si deve dare una risposta decisa, in termini penali e disciplinari, sì da evitare effetti emulativi”.

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