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Di cosa ha paura il Partito Democratico?

studenti bariE’ fatto ormai noto che per la scelta del candidato sindaco di Bari il centrosinistra abbia scelto la consueta strada delle primarie. Il regolamento di queste consultazioni è stato approvato in via pressoché definitiva dal tavolo dei partiti e liste del centrosinistra, partecipato anche da alcune associazioni.

Purtroppo la discussione si è concentrata più sulla quantità di firme per la presentazione della candidatura e sul contributo da versare per partecipare al voto, che non sulla platea degli aventi diritto. Quel tanto ostentato allargamento della partecipazione democratica, come risposta del centrosinistra alla crisi della politica e dei partiti però, viene in questo appuntamento declinato in una sostanziale chiusura alle forme di coinvolgimento di una parte importante della popolazione alla vita politica della città.

Sin dal primo appuntamento alle riunioni del centrosinistra abbiamo apertamente ritenuto necessario e richiesto che anche migranti, studenti e lavoratori fuorisede, potessero aver diritto a partecipare a questa consultazione, così come avvenuto in tutte le precedenti occasioni.

Già altrove infatti, questa formula è stata realizzata con successo e senza problemi: a Roma e Bologna per le scorse elezioni amministrative, così come succederà a Padova a questo giro elettorale. Il “tavolo del centrosinistra” (e nello specifico il Partito Democratico) ha ritenuto però opportuno permettere solo ai residenti di Bari, con più di 16 anni, di partecipare alle primarie, nonostante anche i Giovani Democratici e Sinistra Ecologia e Libertà, ritenessero importante l’opzione dell’allargamento ai fuorisede.

Sono fin troppo evidenti le motivazioni per cui decine di migliaia di persone che ogni giorno, pur non essendo residenti a Bari e quindi non godendo del diritto di voto, contribuiscono alla ricchezza della città, lavorando, studiando, usufruendo dei trasporti pubblici o pagando le tasse. Riteniamo in questo periodo di crisi della democrazia rappresentativa, mettere nelle condizioni tutti e tutte di essere partecipi dei processi democratici della città.

Quel che ci rattrista è che l’estromissione dei fuori sede dalle primarie tradisce lo spirito stesso di queste. Non capiamo quali motivazioni da parte del “più grande partito italiano” possano giustificare questo diniego, visto che studenti, lavoratori e migranti sono sempre all’interno della retorica di allargamento di partecipazione ai processi democratici.

Abbiamo favorevolmente accolto la possibilità di partecipare alla discussione del centro sinistra per le prossime amministrative e riteniamo che tutti i soggetti democratici della città debbano influire non solo sulle regole ma sul merito del programma con cui questa coalizione si presenterà alle elezioni. Riteniamo però che la forte chiusura del PD su queste proposte sia negativa per lo spirito ampio e partecipativo che dovrebbe animare il centrosinistra; un tavolo che per non rivelarsi fallimentare dovrà prestare, d’ora in poi, maggiore ascolto alla voce di tutte le realtà presenti oltre che, come ovvio, di tutti i cittadini.

Rete della Conoscenza Bari (Mutua Studentesca – Zona Franka – LINK – UDS

 

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