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Diabete, la Basilicata recepisce il Piano nazionale

Stato e Regioni hanno condiviso un modello di sistema integrato multicentrico con l’obiettivo di migliorare la prevenzione, la cura e la riabilitazione del diabete. Per raggiungere tale finalità, in sede di Conferenza Stato-Regioni nei mesi scorsi hanno condiviso e approvato il Piano sulla malattia diabetica. Con la delibera numero 136, proposta dell’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano, la Regione Basilicata ha immediatamente recepito tale documento, confermando così le strategie già definite per il contrasto alle patologie diabetiche che la portano ad essere sempre più individuata come “modello” di riferimento, tanto da ricevere attestazioni dal mondo accademico e scientifico italiano.

A margine dell’approvazione della delibera della giunta regionale, attestazioni al presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e all’assessore regionale alla Salute sono giunte da Renato Lauro, rettore dell’Università di Roma Tor Vergata e presidente della fondazione Italian barometer diabetes observatory (Ibdo), che in una lettera al presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Enrico Garaci, ha voluto esprimere particolare apprezzamento per il percorso avviato dalla Regione Basilicata. Lauro ha auspicato come il progetto europeo potrebbe trovare nel modello sviluppato dalla Regione Basilicata e dall’Università di Roma Tor Vergata, attraverso il Basilicata Barometer Diabetes e con il sostegno scientifico dell’Ibdo, un modello operativo immediato e coerente con le finalità di un progetto sul diabete affidato dal Ministero della Salute all’Istituto superiore di Sanità.

Dopo l’attivazione della rete integrata ospedale-territorio per l’assistenza della patologia diabetica endocrino-metaboliche, l’istituzione del primo osservatorio in Italia sul diabete (il Bbdo) e con l’avvio del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente diabetico (Pdta), la Basilicata fa suo Il Piano sulla malattia diabetica, che si pone l’obiettivo di sistematizzare a livello nazionale tutte le attività nel campo della malattia diabetica al fine di rendere più omogeneo il processo diagnostico-terapeutico.

L’attenzione del Piano è rivolta alle persone con diabete, a quelli che li assistono (sanitari e non), alle donne con diabete gestazionale e a tutti coloro che sono a rischio di sviluppare in futuro la malattia. Il Piano è indirizzato principalmente alle Regioni che, fatte salve le specificità dei contesti locali, dovranno agire nell’ambito degli obiettivi e delle linee di indirizzo prioritarie e negli indirizzi strategici per specifici interventi. Nelle sue premesse, il documento fotografa una situazione sulla prevalenza del diabete che, nelle persone di età 18-69 anni, nel 2010, è pari al 5 per cento. Si evidenzia un gradiente Nord-Sud: nella Provincia Autonoma di Bolzano si registra il valore più basso (2%), mentre in Basilicata quello più alto (8%). Anche sulla scorta di questo dato, la Regione Basilicata, in particolare l’assessorato alla Salute, ha deciso di avviare un lungo percorso dedicato alla prevenzione e alla cura del diabete e che, con l’adozione del Piano nazionale, segna un avanzamento significativo in questa direzione.

 

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