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Disabili e malati protagonisti nella ‘lavanda dei piedi’ al Don Uva di Foggia

Don Rosario De Rosa, responsabile della Pastorale Sanitaria dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino, celebrerà giovedì 2 aprile prossimo, nel Teatro dell’Ospedale Don Uva di Foggia, la Messa ‘in Coena Domini’ durante la quale laverà i piedi a dodici tra malati di mente ospiti della struttura ed altri malati disabili. Alla Messa, che avrà inizio alle ore 16:30, prenderanno parte i rappresentanti di tutte le associazioni di volontariato che sono espressione del territorio foggiano, con la particolare presenza dei volontari dell’AVO Don Uva.
I dodici ‘apostoli’ del Don Uva saranno rappresentati da alcuni pazienti affetti da gravi disabilità psichiche e motorie, testimoni del processo di cura, assistenza e riabilitazione che da novant’anni l’Ente dedica a quelli che il fondatore don Pasquale Uva chiamava gli ultimi degli ultimi, cui si aggiungeranno disabili e malati esterni in un segno tangibile di grande attenzione verso tutti i malati in genere e verso le loro famiglie, che con loro soffrono e sono alla ricerca di aiuto, solidarietà e speranza.
“La ‘lavanda dei piedi’ è uno dei gesti più significativi compiuti da Gesù – sottolinea don Rosario, che è anche cappellano dell’Ospedale Don Uva – come ha evidenziato lo stesso Papa Francesco che ha ricordato nell’atto dell’ultima cena un gesto di congedo, una eredità da parte del Cristo. Gesù si è fatto servitore, ha detto Francesco, e l’eredità è proprio nel farsi servitori gli uni degli altri, ovvero nel farsi servitori nell’amore”.
La Messa ‘in Coena Domini’ rientra nel ricco calendario di appuntamenti religiosi programmato dalle Suore Ancelle della Divina Provvidenza, di concerto con don Rosario De Rosa, che prevedono, tra gli altri, l’adorazione eucaristica nello stesso giovedì santo, la veglia del sabato santo e le Messe di Pasqua che saranno celebrate in più siti dell’Ospedale Don Uva: nel padiglione che ospita il nucleo di malati di Alzheimer, nella chiesetta dell’ex istituto ortofrenico e nella cappellina dell’Hospice per malati terminali.

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