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Dissesto idrogeologico: gli Edili di Confapi Matera incontrano il Commissario Straordinario per la Basilicata

Circa 50 imprenditori del settore edile, aderenti alla Sezione Confapi Aniem presieduta da Claudio Nuzzaci, hanno incontrato ieri presso la sede di Confapi Matera il Soggetto Attuatore Delegato del Commissario Straordinario per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico per la Regione Basilicata, Antonio Di Sanza, accompagnato dall’arch. Gaspare Buonsanti.

Gli Edili di Confapi Matera lamentano il notevolissimo ritardo con cui si sta procedendo alla pubblicazione dei bandi di gara per gli interventi di mitigazione del rischio. Infatti, a fronte di cospicue risorse finanziarie, finora sono stati appaltati solo pochissimi lavori minori.

L’avv. Di Sanza, che ha prontamente accettato l’invito del presidente Nuzzaci, ha spiegato che, pur essendo pronti a partire, in realtà non dispone ancora delle risorse finanziarie necessarie, né dei poteri straordinari che gli consentirebbero di accelerare le procedure previste dalla normativa vigente.

Il paradosso è che, trovandoci alla fine della legislatura, l’incertezza sulle risorse disponibili aumenta, sia su quelle di sponda della Regione, sia su quelle del Ministero dell’Ambiente.

Eppure i 568 milioni potenzialmente disponibili potrebbero tornare utilissimi per mitigare il rischio idrogeologico della Basilicata, cioè per salvaguardare il nostro territorio, oltre che creare nuova economia nel settore dell’edilizia, un tempo settore trainante e oggi alle prese con una congiuntura che non accenna a cambiare, almeno da noi.

E’ auspicabile – ha commentato il presidente Nuzzaci – che la normativa nazionale assegni al Commissario Straordinario, per un problema così delicato come quello del dissesto idrogeologico, poteri altrettanto straordinari, e soprattutto, preveda snellimenti burocratici per rendere disponibili le risorse finanziarie previste.

Di qui l’invito al Governo nazionale a intervenire per accelerare le procedure. Dobbiamo tutti remare nella medesima direzione e intervenire prima che ci scappi il morto, come purtroppo accaduto altrove.

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