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Domani a Matera la conferenza stampa per la presentazione delle attività del progetto Smart Basilicata

Negli ultimi due decenni è notevolmente cresciuta la consapevolezza che la conservazione delle opere d’arte vada affrontata non solo mediante interventi di urgenza o restauri una tantum ma anche in maniera preventiva attraverso il monitoraggio continuo degli ambienti dove essi sono esposti. La necessità di monitorare i parametri ambientali è nata negli anni Settanta dalla stringente esigenza di tutelare i beni mobili preservati in ambito museale. In seguito, il monitoraggio di ambienti confinati è stato esteso al Patrimonio architettonico sia costruito sia ipogeo.
Il monitoraggio microclimatico dei beni culturali rappresenta oggi un’imprescindibile pratica preventiva, regolamentata da norme tecniche e da leggi, che consente di valutare e prevedere le interazioni tra oggetti, nella loro accezione materica, e ambiente. Le tecnologie e le procedure che si impiegano per il monitoraggio dei parametri termoigrometrici derivano dallo sviluppo tecnico-conoscitivo maturato in aree scientifiche differenti ascrivibili soprattutto alle scienze naturali, di fisica dell’atmosfera e delle meteorologia.
Nell’ambito del Progetto Smart Basilicata l’IBAM-CNR di Tito Scalo (PZ) e la Digimat srl di Matera in collaborazione
con il CNR-IMAA hanno sviluppato un sistema di monitoraggio microclimatico di opere d’arte contenute in musei e in contesti architettonici ipogei. Il sistema è costituito da tre piattaforme di misura ed elaborazione dei parametri ambientali basate su sensori in situ, indoor e outdoor, e satellitari, interconnesse tra di loro al fine di analizzare in tempo reale le problematiche conservative degli oggetti d’arte e degli ambienti architettonici in relazione alle variazioni spazio-temporali dei parametri ambientali.
Ne parleranno domani, 21.12.2017, alle 9:30 presso la Sala Mandela nella sede Municipale di Matera, il sindaco della Città di Matera, l’avv. Raffaello De Ruggeri, l’ing. Nicola Masini, Responsabile del CNR-IBAM di Tito e Docente di Fondamenti di Restauro presso la Scuola di Architettura di Matera, l’ing. Angelo Donvito, Presidente della Digimat srl. Nell’occasione verranno mostrati i primi risultati dell’attività di monitoraggio degli affreschi della Cripta del Peccato Originale, datati tra l’VIII e il IX secolo, che raffigurano episodi del vecchio testamento tratti dalla Genesi, e triarchi e di Santi, Arcangeli e Vergine con due figure femminili, di straordinario pregio artistico e significato iconografico. I dipinti scoperti nel 1963 sono stati restaurati grazie al progetto della Fondazione Zétema, con la consulenza dell’Istituto Centrale del Restauro e la partecipazione di specialisti nel campo della diagnostica e conservazione.

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