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Domenica 24 aprile la Basilicata dei parchi e dei prodotti tipici a ‘Linea Verde’

L’agricoltura e i prodotti tipici lucani saranno i protagonisti della puntata di Linea Verde che andrà in onda domenica 24 aprile alle ore 12.20 su Rai1. “Basilicata: quando l’agricoltura è anche cultura”. È questo il tema intorno al quale ruoterà il racconto che i conduttori faranno delle aziende e delle produzioni che rappresenteranno una parte del ben più ricco paniere che la nostra regione può offrire al visitatore. La puntata di domenica prossima, ci porterà in giro con un viaggio attraverso i comuni dei Parchi nazionali dell’Appennino Lucano e del Pollino, che le telecamere dello storico programma di Rai1, condotto da Patrizio Roversi e Daniela Ferolla, racconteranno con l’entusiasmo e la professionalità di sempre.
Grazie all’impegno del GAL “La cittadella del sapere” e alla collaborazione dei due Parchi nazionali lucani, la nostra natura si rivelerà ancora una volta nella sua bellezza e salubrità al grande pubblico che da sempre segue il fortunato format di Linea Verde. La simpatica curiosità di Roversi, volto noto ai tanti spettatori della domenica di Rai Uno, percorrerà le vette e i borghi del Pollino alla ricerca di allevamenti e coltivazioni particolari di questo lembo di Basilicata e Calabria.
Sarà la brava Daniela Ferolla, a guidare i telespettatori alla scoperta delle tipicità del Parco dell’Appennino Lucano, disseminato di scorci di paesaggio suggestivi e narrativi, di antiche vestigia storiche e archeologiche, e di produzioni consolidate e certificate, come il Canestrato di Moliterno, o altre ancora da scoprire nelle loro proprietà nutritive e nella prelibatezza del gusto. Ad accompagnare il viaggio della Ferolla ci sarà il nutrizionista Ciro Vestita.
La Basilicata imbandisce la sua tavola di preziosità gastronomiche all’Italia, dimostrando così che la tradizione agricola, che da sempre la caratterizza, non è il segno di un’arretratezza da superare, ma la testimonianza di una cultura profonda da conservare e valorizzare. Una missione alla quale i Parchi lucani si sono votati con tutte le proprie forze, investendo nella promozione del territorio, così come nella sua salvaguardia e tutela.
“L’agricoltura tradizionale è un mosaico di cultura e natura, tradizioni e saperi da salvaguardare – ha dichiarato il presidente del Parco nazionale Appennino Lucano, Domenico Totaro – la biodiversità naturale e quella agricola sono valori assoluti delle genti lucane, noi al Parco lavoriamo proprio per questo: il lupo e la lontra, il capovaccaio e la mucca podolica, i fagioli di Sarconi e i prodotti agricoli della Basilicata. Questo è l’intimo legame tra natura e cultura per cui stiamo lavorando dal primo giorno in cui il Parco è nato. Cercando anche di far capire alla Basilicata e alle Regioni vicine, all’Italia e al mondo che la nostra terra non è solo il petrolio ed i problemi piovuti sulla Val d’Agri. Questa terra è ricchissima di storia e tradizioni, valori e monumenti, testimonianze del passato e profondo impegno dell’oggi. Solo chi si perde per qualche giorno tra i nostri borghi, boschi e montagne può tornare a casa con un sorriso, grazie all’accoglienza delle genti lucane e alle tradizioni, sapori e saperi agricoli che qui sono sempre stati il presenti”.

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