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“Donna Pensiero 2019”. Alla Galleria “L’Impronta” di Taranto in mostra sino al 15 marzo le opere di 25 artiste presentate dal critico d’arte Antonietta Benagiano

Si chiude il 15 marzo presso la la Galleria “L’Impronta” di Taranto la bella mostra “Donna Pensiero 2019” con in esposizione opere delle artiste (ben venticinque) Angela Lasorella, Grazia Cito, Angela Barratta, Teresa Sindaco, Letizia Gangemi, Lucia Pelagi, Linda Murante, Cinzia Raffo, Antonella Chiatante, Giuseppina Gravina, Cornelia Riscgasser, Dora Velardi, Paola Balestra, Linda Monticelli, Laura Maniscalco Blasi, Giovanna Maffei, Luisa Fontana, Attimonelli Luisa, Rosanna Bianco, Antonietta Cantore, Giuliana Taglialatela, Liliana De Bellis, Margherita Fallico, Rosanna De Pasquale e Maria Pia Putignano. Dopo il saluto e il ringraziamento del Presidente de “L’Impronta”, Arturo Comerino è intervenuto il Senatore prof. Giovanni Battafarano che ha elogiato la cordiale accoglienza e l’impegno del Presidente, esprimendo ammirazione per quel che realizzano le donne in ogni campo e deprecando i comportamenti non conformi ai principi di eguaglianza. La bambina Ilaria Todaro, accanto alla Vice presidente dell’Unicef, prof. Anna Rano (ha inaugurato la Mostra in sostituzione della Presidente dott. Anna Maria Petrera), ha letto le finalità del fondo monetario dell’Unicef e recitato una poesia di Madre Teresa di Calcutta. La Vice presidente Rano si è invece, soffermata sul bimbo, soggetto debole che in certe parti del globo necessita anche dell’acqua, sollecitando a donare degli euro in cambio di una piantina fiorita. Breve arringa poi dell’avvocato-poeta Mario Calzolaro sul valore della donna in ogni campo, cui è seguita la declamazione, davvero coinvolgente, di poesie dedicate alla donna. La scrittrice prof. Antonietta Benagiano, critico della Mostra, si è soffermata sull’Arte, espressione alta del pensiero, possesso pure della donna, relegata prima solo al ruolo familistico e domestico, per cui ristretto è il numero di donne eccelse, soggette anche a derisione e persecuzione. Ha percorso l’iter dei giudizi negativi di filosofi e letterati rimarcando come la situazione mutata abbia prodotto la reazione che emerge dai fatti di cronaca. Ha parlato dell’Arte come salus che si rinnova e tutto accoglie: impressionismo ed espressionismo, pittura metafisica si e surrealismo, new dada e transavanguardia, pop art e op art, arte concettuale, spazialismo e raggismo, arte gestuale e segnica, body art e land art, menzionando varie artiste. Ha rilevato nelle opere presenti alla Mostra le tecniche particolari, il sapiente uso del colore, evidenziando la prevalenza del figurativismo come esaltazione della bellezza del corpo femminile riscattato dall’ombra della fatica, della sottomissione, come regalità che incute rispetto o con un concettualismo che sollecita meditazioni, oppure come tenerezza della maternità trattata con sobrietà o immersa nella delicatezza del fiore, o attuata anche con tecnica particolare. E’ passata poi alle raffigurazioni della natura colta nella sua pacata bellezza con i secolari ulivi, col mare che s’impone per serena bellezza o per il rabbuffo dell’onda, oppure rivisitata con tratto quasi da surrealismo, soffermandosi sulla raffinata bellezza déco delle stagioni su vetro, sullo spirito ironico di figure volte al futuro con leggiadria o con spavalderia, sulle rappresentazioni urbane colte nei tratti esemplari di tradizione o proposte con stacchi di linea e colore come da espressionismo rinnovato. La serata, molto interessante ed entusiasmante (applausi a non finire!), è stata chiusa dal Presidente con omaggi floreali e non, con l’invito a gustare le specialità dolciarie locali. Ed è proseguito il bel conversare con gli amanti dell’Arte, tra cui i proff. Maria Carmela Pagliari e Salvatore Mallardi, presenti all’inaugurazione della Mostra.

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