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Doppia preferenza, Piemontese: “Io voterò a favore, basta discorsi di facciata

“In Consiglio regionale io voterò a favore della doppia preferenza di genere e chiedo a tutti di uscire dai discorsi di facciata”. Lo ha detto l’assessore e consigliere regionale del Partito Democratico, Raffaele Piemontese, intervenendo nel dibattito sulla doppia preferenza di genere da introdurre nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale pugliese, programmate per
settembre prossimo. “Il PD ¬– sottolinea Piemontese – ha sempre favorito la paritaria partecipazione delle donne e degli
uomini alla vita politica ma, se il sistema politico nel suo complesso non riesce a garantire questa stessa piena parità di accesso, malgrado sia forte e evidente il protagonismo femminile nella vita civile, è giusto azionare gli strumenti di legge che l’Italia si è data per garantire l’equilibrio di genere”.
“Appena sarà portato all’esame del Consiglio regionale – preannuncia l’esponente del PD – io voterò a favore e chiederò che il voto avvenga in modo palese, così che ciascuno di noi metta la faccia su una questione su cui si sentono tanti proclami altisonanti a favore, quanti cinici mormorii indifferenti se non addirittura contrari”. “Anche il Governo nazionale – osserva Piemontese – esca da ogni ambiguità e, se reputa di avere le prerogative costituzionali per farlo, intervenga perentoriamente in modo che, subito, anche le donne possano caratterizzare seriamente una campagna elettorale anomala come quella che è
appena partita, destinata a durare poche settimane e ad attraversare il periodo estivo, altrimenti corriamo il rischio facciano semplice testimonianza”.
“Comunque – conclude l’assessore e consigliere regionale del PD – mi auguro che un intervento sostitutivo del Governo non sia necessario e che il Consiglio regionale pugliese abbia uno scatto di orgoglio e adegui il nostro sistema elettorale alla Legge 15 febbraio 2016, n. 20 che, qualora una legge elettorale preveda le preferenze, impone sia consentita l’espressione di almeno due
preferenze, di cui una riservata a un candidato di sesso diverso”.

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