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Economia, Tancredi e Giordano (Ugl): “Basilicata in crisi”

“Non è più possibile assistere in silenzio alla sofferenza dei lucani in ginocchio per la crisi, diciamo una volta per tutti basta con slogan e prese in giro”. Lo sostiene il segretario regionale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera per i quali, “bisogna far sentire le istituzioni col fiato sul collo della povera gente che urla. Numerosi sono i cittadini che ogni giorno si rivolgono al sindacato che non riescono a pagare le bollette di luce, gas e acqua. E questa è la crisi che stiamo attraversando – proseguono Giordano e Tancredi – per la perdita dei posti di lavoro e del potere d’acquisto, per i bassi salari e pensioni. Molti lavoratori, pensionati e disoccupati diventano morosi nei pagamenti delle bollette. E mentre molte famiglie lucane per poche centinaia di euro si vedono, sospese le forniture, non potendo pagare sono condannate da giudici. Ciò anche noi sindacato viviamo nell’immobilismo – aggiungono i segretari Ugl – restando a volte inermi e non riuscendo a metterci nelle piazze accanto alla Regione reale, quella che soffre, ai migliaia di giovani che attendono lavoro umiliati per l’età che avanza. Anche ai nostri leader nazionali, chiediamo di supportarci nel stare più sui problemi della gente con meno showman televisivi e più sudore tra la gente, quella che soffre. Accusiamo tutti e di tutto il governo su cosa fa’. Forse anche noi stiamo guardando un sistema che vive solo di enunciazioni, supportate dalla complicità di chi colpevolmente resta a parlare in attesa di capire cosa fare e se fare.  Il Pil della Regione si salva lievemente solo grazie alla Fca, dove nel sito di Melfi sono state prodotte ben oltre 100.000 vetture, ma la realtà dei fatti è che il nostro sistema produttivo non riesce a reagire per l’assenza di politiche industriali. E’ una vera e propria emergenza che vive la Basilicata – terminano Tancredi e Giordano – e allora una volta per tutti stiamo a fianco degli ‘ultimi’: basta slogan e prese in giro, è necessario concentrarci su svegliare le Istituzioni incalzandoli da subito sulla programmazione comunitaria 2014-2020 che deve passare come occasione di reale opportunità di sviluppo, lavoro e crescita sociale attraverso un coinvolgimento di tutti altrimenti non si va da nessuna parte con un Patto Basilicata e Matera2019 che saranno ricordati solo per slogan propagandistici”.

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