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Edilizia residenziale, l’ok di Romaniello

Il capogruppo regionale Sel Giannino Romaniello, in una nota, esprime soddisfazione per l’approvazione in Consiglio della legge che modifica le norme per l’assegnazione e la gestione del canone di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, in particolare per la parte riguardante le persone affette da patologie psichiatriche.

“Questo risultato – evidenzia Romaniello – non è che il punto di arrivo di un percorso avviato con diverse e articolate iniziative proposte da Sel Basilicata ed in particolare dalla dott.ssa Lella Romagno, già dirigente Fp Cgil e candidata Sel alle ultime elezioni regionali, percorso che ha portato alla presentazione di una proposta di modifica della legge regionale n.24 del 2007 che fino ad oggi ha regolato la materia. Come è noto – prosegue Romaniello – la legge regionale 18 dicembre 2007 n. 24, prevede l’attribuzione di punteggi preferenziali per nuclei familiari, nei quali un componente sia affetto da invalidità permanente, riconosciuta dalla Commissione per l’accertamento degli stati di invalidità civile, dalla quale derivi una totale inabilità lavorativa ovvero per i minori la impossibilità a svolgere i compiti della propria età (punti 4) e dalla quale derivi una riduzione della capacità lavorativa in misura superiore al 75 per cento prevista dalla legge per la concessione dell’assegno mensile di invalidità (punti 2). Non altrettanta attenzione è stata riservata da parte del legislatore regionale verso i malati psichiatrici. I problemi relativi alla salute mentale – continua il capogruppo Sel che in qualità di presidente della Terza Commissione ha svolto in Aula la relazione – rivestono una importanza sempre crescente perché la loro prevalenza mostra un trend in aumento e, al contempo, ad essi si associa un elevato carico di disabilità e di costi economici e sociali che gravano sul paziente, sulla famiglie e sulla collettività”.

“Fenomeno sempre più rilevante – sottolinea Ronaniello – è quello dei malati psichiatrici che, dimessi da strutture residenziali psichiatriche a più elevata intensità sanitaria e/o dimessi dagli Opg (Ospedali Psichiatrici Giudiziari), non trovano congrua sistemazione in alloggi. Al fine di favorire l’inserimento nei territori di origine di questi soggetti sociali si è ritenuto opportuno che gli stessi, al momento della partecipazione al bando di concorso per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, possano avvalersi dello stesso punteggio preferenziale, di punti 4, previsto per soggetti affetti da invalidità permanente, riconosciuta dalla Commissione per l’accertamento degli stati di invalidità civile, dalla quale derivi una totale inabilità lavorativa ovvero per i minori la impossibilità a svolgere i compiti della propria età”.

“La nuova normativa approvata – aggiunge Romaniello – è da considerare come primo importante passo per l’attuazione del progetto sperimentale ‘Residenzialità leggera e supporto all’abitare in persone affette da disagio psichico: La comunità di appartenenza quale luogo di riabilitazione psicosociale’ per la realizzazione del quale è auspicabile un pronto coinvolgimento del Dipartimento Salute, sicurezza e solidarietà sociale. Infine, è sicuramente positiva la disciplina del sistema dei parametri per determinare l’adeguatezza degli alloggi rispetto ai nuclei familiari, che dovrà tenere conto della correlazione tra il numero dei componenti il nucleo familiare e i relativi posti letto e il superamento della morosità venendo in aiuto di nuclei familiari in difficoltà”.

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