Elezioni comunali Matera, Fraccalvieri (Io Sud): Matera, la Città dei 15 Minuti. E se fosse questa la rivoluzione di cui non sapevamo di aver bisogno?
Un nuova proposta in occasione delle elezioni comunali di Matera del prossimo 24 e 25 maggio, da parte del candidato di Io Sud, Nicola Fraccalvieri
“Senti un po’. Quante volte hai perso tempo in fila, in macchina, nel traffico, cercando parcheggio per andarea comprare un cavolo di farmaco, un chilo di pane o a prendere tuo figlio da scuola? Troppe. E nel frattempo? Il centro si svuota, i quartieri si isolano, la gente invecchia dietro un parabrezza.
Carlos Moreno, già nel 2016 lo aveva capito: le città moderne sono progettate per le auto, non per le persone. La sua idea della “Città dei 15 minuti” non è un sogno hippy da salotto parigino. È una bomba urbanistica pronta a esplodere in faccia a decenni di progettazione scellerata. E l’ha dimostrato: Parigi è cambiata, è rinata, è diventata un modello.
Cos’è davvero la città dei 15 minuti? È una città dove ogni cittadino può raggiungere in un quarto d’ora a piedi o in bici tutto ciò che serve pervivere: casa, scuola, lavoro, salute, alimentari, cultura. Sembra semplice? È rivoluzionario. Perché si ribalta la logica: prima vengono le persone, poi le macchine Si riscoprono i quartieri, i vicinati, si accorcia la distanza tra vita e città.
Parigi ha fatto scuola. Con Anne Hidalgo, Parigi ha costruito oltre 1.200 chilometri di piste ciclabili, pedonalizzato interi quartieri, aperto cortili scolastici come parchi pubblici, riportato la gente a vivere per strada, a incontrarsi, a respirare. Meno auto, meno smog, più relazioni. Cosa ci abbiamo guadagnato? Salute, economia locale, tempo, umanità. Tutto quello che una città dovrebbe garantire.
E Matera? Che aspetta? Matera è perfetta per questa rivoluzione. Ha la scala giusta, i quartieri che si guardano in faccia, un centro storico già pensato per le persone (non per i SUV). Ha una cultura del vicinato ancora viva. È solo stata soffocata da decenni di politiche urbanistiche incoerenti, auto ovunque, spazi pubblici senza identità.
Hai presente il paradosso? In una città a misura d’uomo, sei costretto a prendere la macchina per ogni stramaledetta cosa. Basta. Le gambe e le ruote: la nuova infrastruttura della libertà Una vera Città dei 15 minuti cammina. E pedala. Perché senza piste ciclabili, percorsi pedonali sicuri, strade scolastiche e spazi condivisi, resta tutto sulla carta. “Le piste ciclabili non sono strisce per bici. Sono corsie di libertà.”
Vuoi vantaggi?
Ti inondo: Meno traffico, meno incidenti, meno rumore. Più salute, più autonomia per bambini e anziani, più tempo per vivere. Negozi sotto casa che risorgono, gente che si incontra, piazze che tornano a pulsare. “Se un bambino di 8 anni non può andare in bici da solo, allora la tua città è sbagliata.”
E la metropolitana leggera? Una risorsa dimenticata. Parliamo anche della metropolitana di superficie di Matera, quella linea delle Ferrovie Appulo Lucane che attraversa la città, da Villa Longo fino a Serra Rifusa. Una linea che, se ripensata come una metropolitana urbana, con frequenze elevate, stazioni dignitose e integrazione con bici e pedoni, potrebbe diventare l’asse portante di una mobilità intelligente. E invece? Ferma una volta ogni ora, spesso mezza vuota, poco visibile, mal connessa.
Eppure è già tutta lì, pronta. Basta una visione: trasformare la FAL in una metro di superficie urbana , confermate strategiche nei quartieri, biglietti integrati, accesso semplice. Immagina: arrivi in treno a Matera Centrale e in 7 minuti sei a Borgo La Martella. In 3 minuti a Serra Venerdì. In 5 al Polo Universitario. Questo è futuro. Questo è 2025. Matera può farcela. Ma serve coraggio. Coraggio politico, progettuale, culturale. Serve dire basta ai quartieri dormitorio senza servizi, alle rotonde faraoniche in mezzo al nulla, alle colate di asfalto e ai centri commerciali in periferia. Serve una rete di quartieri vivi, collegati, verdi, agili. Inizia dai dettagli. Dagli spazi scolastici aperti, dai percorsi protetti casa-scuola. Dagli orti urbani. Dalle panchine. Dalle ciclabili vere, non strisce bianche sbiadite sull’asfalto. Dagli alberi, dal silenzio, dall’aria. E da una metropolitana che finalmente assomigli a una metropolitana. “La città del futuro è quella che mette al centro le persone, non le automobili.”
Matera, svegliati.
Hai già tutto: la storia, la bellezza, la dimensione. Ti manca solo la visione. Non serve inventare niente. Serve solo il coraggio di copiare bene. Di pretendere quartieri che respirano, camminano, vivono.

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