Emergenza neve a Potenza, interrogazione del consigliere Lovallo
“Nella seduta del Consiglio comunale di Potenza ho presentato una interrogazione urgente sui disagi che si sono verificati nel corso dell’ultima nevicata che ha interessato la nostra città. In particolare, pur ringraziando gli operatori che sono intervenuti ho sottolineato i ritardi nella predisposizione del piano neve nonostante le perturbazioni erano state annunciate da tempo”. Lo sostiene in una nota il consigliere comunale di Potenza del Pd, Nicola Lovallo. “Per tali motivi i mezzi non hanno potuto raggiungere con tempestività le zone maggiormente colpite come le aree rurali e in particolare a Piani del Mattino per circa 15 ore la viabilità è stata paralizzata per la totale mancanza di mezzi spartineve giunti sul posto. Questo ha determinato gravi disagi per gli abitanti della zona e delle località dell’hinterland essendo quella tra l’altro unica strada di accesso anche ai serbatoi dell’acqua (contrada Romaniello) e che proprio nel piano di protezione civile era stata inserita come le aree da attenzionare in particolari condizioni atmosferiche avverse. Le zone rurali quindi oltre al disagio dovuto alla nevicata che ha comportato la totale impercorribilità delle strade, hanno subito anche la mancanza di acqua, energia elettrica e la totale impossibilità di ricevere assistenza sanitaria per la difficoltà di qualsiasi mezzo di soccorso di poter raggiungere le abitazioni. Nel corso del Consiglio comunale ho quindi evidenziato anche la difficoltà riscontrata nel mettermi in contatto con l’Acta alla quale, una volta ricevuta la risposta telefonica, ho evidenziato i problemi riscontrati dai mezzi di soccorso di raggiungere l’abitazione di un cittadino che si era sentito male. Anche in questo caso non c’è stato un intervento immediato e solo in tarda serata, quando ormai era purtroppo tutto inutile, sono arrivati tre mezzi spartineve nell’arco di poche ore l’uno dall’altro che pure sono stati apprezzati anche se il danno ormai era fatto. Con amarezza oggi constato che nel terzo millennio non si è riusciti a tentare di salvare una vita umana per la mancata tempestività, seppure sollecitata, dei mezzi spartineve nelle aree rurali lasciate come sempre, come in altri settori, abbandonate a se stesse. Mi auguro che quanto accaduto faccia comprendere, a chi di dovere, che esiste una città nella città e che le aree rurali vanno tenute in debito conto in tutte le azioni messe in campo dall’amministrazione”.