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Emergenza neve, danni alla viabilità e agli edifici

Raccogliendo l’invito dell’assessore alle Infrastrutture Mancusi e del direttore generale Cerverizzo, CONFAPI Matera ha mobilitato diverse imprese associate con decine di mezzi specializzati, con i relativi operatori, per le operazioni di rimozione della neve. Escavatori, pale meccaniche, mezzi cingolati, autocarri, ma anche elicotteri, messi a disposizione di Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Regione, Province, Comuni. A seconda della ubicazione dei mezzi, i sindaci dei paesi più colpiti sono stati messi in condizione di liberare le strade. CONFAPI, tuttavia, sottolinea che, finita l’emergenza, occorre reperire risorse economiche per riparare i danni provocati dal maltempo alle infrastrutture, soprattutto alla viabilità urbana ed extraurbana, ad alcuni edifici, alle aziende agricole.

Trascurando i danni – non ingenti per fortuna, se si eccettuano gli autotrasportatori duramente colpiti – subiti dalle attività produttive per il fermo prolungato di diversi giorni, CONFAPI ritiene necessario soccorrere le pubbliche amministrazioni competenti per pagare gli interventi che occorrono sulle infrastrutture, strade soprattutto. È necessario, dunque, pagare i costi sostenuti da Comuni e Province per rifare i manti stradali distrutti dalle frane e dal sale, riparare i tetti pericolanti, sostituire i cornicioni crollati, eccetera.

I bilanci asfittici degli enti locali, infatti, non consentono di reperire idonee risorse economiche; occorrerebbe inoltre allentare i vincoli del Patto di Stabilità per questi interventi. Le imprese sono intervenute tempestivamente nella fase dell’emergenza e saranno coinvolte anche nella fase successiva dei rifacimenti; occorre dare loro la certezza che saranno pagate per il lavoro svolto. CONFAPI, infine, rivolge un plauso alla Prefettura di Matera, alla Protezione Civile, alla Regione e agli Enti Locali per come hanno gestito l’emergenza.

 

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