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Emiliano a Bruxelles per definire le strategie di azione della Rete Nereus 2018-2020

I 10 anni di attività di Nereus hanno mostrato quanto importante sia lo spazio nel nostro quotidiano. Lo spazio è essenziale per far fronte ad alcune delle più importanti sfide globali: dall’inquinamento ambientale al monitoraggio delle coste; dalla gestione delle risorse naturali  alla gestione di emergenze e disastri. Per i benefici dei territori, credo che il settore spaziale debba essere meglio connesso con le altre politiche e settori economici a livello europeo e negli Stati membri”, così Michele Emiliano, Presidente di Nereus, la rete di regioni europee che utilizzano tecnologie spaziali, in apertura del Management Board che si è tenuto a Bruxelles mercoledì 27 settembre.

Questo Management Board è stato di particolare importanza per il futuro della rete sia per la discussione in corso sul nuovo quadro finanziario pluriennale dell’UE dopo il 2020, ma anche perché ad esso si associa la riflessione complessiva sul futuro della costruzione europea. Individuare quale sia il posizionamento delle politiche spaziali e, soprattutto, della dimensione regionale delle politiche spaziali in questo complesso scenario diventa cruciale.

Il Presidente Emiliano ha illustrato le priorità pugliesi e discusso con i partecipanti al Board i pilastri del piano strategico della rete per il biennio 2018-2020.

Questi i punti illustrati dal Presidente:

  • l’importanza di proseguire nell’azione di advocacy a livello politico in Europa: per cui è importante che NEREUS prosegua nella collaborazione con le diverse Istituzioni, come Parlamento europeo, Commissione e Comitato delle Regioni e inoltre con l’Agenzia spaziale europea e le Agenzie spaziali nazionali. E’ inoltre importante una strategia di azione che trovi un equilibrio tra servizi ed applicazioni spaziali (downstream) da un lato e sviluppo di capacità tecnologiche nei territori (upstream) dall’altro.
  • La rilevanza della cooperazione tra regioni europee che può portare importanti benefici sia agli enti locali che ai cittadini. Uno degli obiettivi da perseguire deve essere anche incrementare il numero dei membri di Nereus, con uno sguardo più attento alle regioni dell’Est Europa.
  • Per quanto attiene al rafforzamento di NEREUS: è importante rendere visibili i benefici dell’essere membri della Rete, coinvolgendo appieno i membri associati e gli attori nei territori, dai centri di ricerca, alle piccole e medie imprese, ai distretti.
  • Decisivo l’investimento in Comunicazione e Formazione, essenziali non solo per informare il pubblico ma anche per stimolare l’interesse delle giovani generazioni allo studio delle materie tecnico-scientifiche.

Insieme ai vari rappresentanti delle regioni Europee che aderiscono alla rete, per la Puglia erano presenti il Commissario Straordinario dell’Agenzia regionale innovazione e tecnologia della Puglia, prof. Albino, e la rappresentante del Distretto aerospaziale pugliese, dott.ssa Coliolo.

“Mi auguro – conclude il Presidente – che nello sviluppo della cultura dello spazio, noi possiamo contribuire per formare una visione degli Stati uniti dell’Europa. Ci auguriamo che proprio questa cultura scientifica diffusa tra i cittadini e le regioni possa anche portare ad un migliore apprendimento politico, perché credo che l’approccio tecnico-scientifico può aiutare i cittadini a capire il disegno politico dell’Unione Europea”.

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