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Ex Ilva, operaio risarcito dopo aver contratto un mesotelioma

Il Tribunale di Taranto-Sezione Lavoro ha riconosciuto un risarcimento di quasi mezzo milione di euro per danno biologico e morale ad un operaio che ha lavorato nello stabilimento Italsider/Ilva di Taranto dal 1974 al 2000 in costante contatto con le fibre cancerogene di amianto con diagnosi di mesotelioma diagnosticato tre anni fa all’età di 70 anni.
Nella sentenza si legge letteralmente che “il lavoratore, nell’espletamento delle proprie mansioni di addetto discarica scorie e operatore piattaforma nelle acciaierie 1 e 2 dello stabilimento siderurgico di Taranto, è rimasto continuativamente esposto ad amianto; in particolare, egli modellava e applicava un cordone di amianto affinché la colata non fuoriuscisse dallo stampo; tale attività determinava il distacco del coibente e la conseguente dispersione di polveri di amianto nell’ambiente di lavoro, che era chiuso; inoltre, l’azienda forniva solo mascherine senza filtro. La consulenza tecnica di ufficio medico-legale ha evidenziato altresì la sussistenza del nesso causale tra l’attività lavorativa svolta dal ricorrente alle dipendenze della convenuta, con particolare riferimento alla sua esposizione ad amianto, e la patologia da cui egli è affetto (mesotelioma pleurico)”.

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