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Expo&Territori, a Brienza si è parlato di recupero dei borghi

L’evento di Expo&Territori che si è svolto a Brienza il 9 ottobre scorso, organizzato dal Parco dell’Appennino Lucano in collaborazione con il comune, ha puntato sulla valorizzazione del borgo e del suo patrimonio di arte, storia e cultura. Il filo conduttore che segna gli eventi legati a Expo 2015, che si racchiude nel tema “Le radici del gusto nell’Appennino Lucano. Biodiversità, storia e cultura”, ha condotto questa volta a mettere intorno al tavolo del workshop, che è al centro della formula di questi appuntamenti, esperti e docenti universitari per discutere di “Storie e Tradizioni dei Borghi del Parco”, nel corso di una tavola rotonda moderata da Antonio Di Stefano. Dopo l’apertura dei laboratori didattici, curati dal CEA “Vecchio Faggio”, ha introdotto al tema dei lavori il presidente del Parco Domenico Totaro che ha sottolineato come “nei borghi sia racchiusa l’arte, la nostra storia”.
“La valorizzazione dei borghi –ha spiegato il presidente- è uno dei progetti più importanti che il Parco, insieme ai suoi borghi, deve portare avanti proprio per promuovere il territorio e consentire la messa in rete degli operatori così da favorire un incremento del turismo verde”.
Antonio Bixio, docente presso l’Università di Basilicata, ha esposto un’esperienza di ricerca condotta sui Borghi Rurali della Riforma Fondiaria in Basilicata, che vuol essere un modello di analisi finalizzato alla definizione delle strategie per il recupero, già sperimentata nelle aree dei Santuari Mariani, alcuni dei quali si trovano nel territorio del Parco. Un recupero, ha detto l’esperto, che significa “riscoprire la nostra storia, le nostre tradizioni e le vicende che raccontano le trasformazioni delle città e del territorio, nel tentativo di ridefinire un ruolo ‘attualizzato’ al vasto patrimonio architettonico esistente.”
Pergiuseppe Postrandolfi, anch’egli docente presso l’Unibas, ha parlato di recupero e riuso dei borghi della Val d’Agri. “Il fenomeno di spopolamento di alcuni centri –ha spiegato- nonostante il recupero del patrimonio edilizio anche a seguito dei più recenti eventi sismici, pone la necessità di definire credibili strategie di riuso attraverso strumenti di pianificazione e programmazione integrati. In tal senso sono interessanti alcune iniziative avviate nell’ambito del progetto Città della pace della Regione in riferimento al tema dell’accoglienza dei profughi e rifugiati.”
A proposito di recupero, il restauratore Paolo Schettino ha mostrato le immagini del restauro della Cappella di Santa Maria degli Angeli a Brienza, comunicando che i lavori si concluderanno nel prossimo mese di novembre. Nei suoi saluti finali il sindaco burgentino, Donato Di Stefano, ha spiegato che i lavori di recupero della cappella sono stati eseguiti con fondi del PSR, fondi cioè destinati alle aree rurali. La Cappella di Santa Maria degli Angeli è, dunque, un esempio di come architettura e natura possano convivere e crescere insieme rappresentando un volano importante per lo sviluppo dei territori.
Al termine della tavola rotonda è stata inaugurata la mostra fotografica legata al concorso “Il Borgo in Uno Scatto”, con la premiazione dei vincitori. Il concorso è stato vinto da Barbara Cirigliano con foto del borgo di Tramutola. Al secondo posto si è classificato Dino Santoro con foto che ritraggono il borgo di Brienza, e al terzo posto Maria Vittoria Barbella con foto di Marsico Nuovo.

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