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Fasano, contributi di sostegno ai fitti delle abitazioni di residenza per le fasce deboli

L’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Fasano fa presente che possono essere inoltrate a Palazzo di Città le domande per ottenere il contributo a sostegno dei fitti per le case di residenza in cui si vive come abitazione principale; i contributi si riferiscono al sostegno di una parte dei canoni di locazione pagati nell’anno 2014. Ebbene, le domande per ottenere i contributi potranno essere presentate, inderogabilmente, entro lunedì 12 settembre prossimo. I moduli da compilare sono scaricabili dal sito internet istituzionale www.comune.fasano.br.it o ritirabili direttamente nella sede dell’Ufficio relazioni col pubblico (a piano terra del Palazzo municipale, nei locali adiacenti l’ingresso principale del Municipio in piazza Ciaia, il lunedì dalle ore 11 alle 13 ed il giovedì dalle 16 alle ore 18) o nel Segretariato sociale (al primo piano del Palazzo municipale, il martedì ed il mercoledì dalle ore 11 alle 13 ed il giovedì dalle ore 16 alle 18) o, ancora, nelle sedi dei sindacati, dei Caf e dei Patronati fasanesi. Tutti i requisiti necessari che si devono dichiarare saranno, dal Comune, controllati per evitare che rientri nell’assegnazione del contributo chi mente sui requisiti posseduti.
Possono usufruire dei contributi i residenti a Fasano che percepiscono un reddito complessivo (riferibile al 2014) del nucleo familiare fino ad un massimo di 13.035,88 euro (pari a due pensioni minime Inps) oppure con un reddito complessivo familiare (relativo sempre all’anno 2014) non superiore ai 15.250 euro (in base alla Legge regionale n. 10 dell’aprile 2014) e che non abbiano richiesto in sede di Dichiarazione dei redditi 2015 la detrazione dei redditi d’imposta prevista per gli inquilini di immobili adibiti ad abitazione principale. Naturalmente, occorre avere un contratto di locazione del 2014 regolarmente registrato. I richiedenti devono risiedere in un’abitazione non superiore ai 95 mq. di superficie e in case che non rientrano nelle categorie catastali A1-A8-A9 (ossia appartamenti di tipo signorile e in zone di pregio, ville con parco o giardino in zone di pregio, castelli o palazzi con pregi artistici). Le case di superficie fino ai 119 mq. su cui è possibile richiedere il contributo per l’affitto devono essere abitate da un nucleo familiare di 6 persone o oltre, oppure da nucleo in cui è presente un ultrasettantacinquenne o un disabile con il 74 per cento di invalidità, o, ancora, da nucleo familiare in cui sono a carico tre figli minorenni o maggiorenni che non dispongono di un reddito proprio superiore ai 2.840,51 euro o, ancora, in caso di nucleo familiare monogenitoriale. I richiedenti non devono essere legati da vincoli di parentela entro il secondo grado con chi gli ha affittato la casa od essere proprietari o usufruttuari di abitazioni su tutto il territorio italiano.
Se le abitazioni dovessero trovarsi in zone di pregio, i richiedenti (rientranti nei redditi percepiti già citati) devono abitare in case che si trovano in cattive condizioni. I redditi del nucleo familiare devono essere percepiti da lavoro dipendente o da pensione e non da reddito autonomo, altrimenti le domande non saranno ammesse; a meno che il nucleo non presenti al proprio interno tre figli minorenni o maggiorenni a carico, o che presenti al proprio interno un ultrasettantacinquenne o un disabile con percentuale d’invalidità pari al 74 per cento, o, ancora, che abbiano percepito nell’anno 2014 un reddito complessivo del nucleo familiare non superiore ai 6.517,94 euro.

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