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Fca Melfi: “Tangenti? Se così fosse, la Fismic in prima linea contro ricatti e corruzione”

Sconcertanti le dichiarazioni del Vescovo di Melfi sulla possibile esistenza di atti di corruzione e ricatto all’interno del polo dell’auto di San Nicola di Melfi.

Se tali episodi corrispondono a verità, invitiamo il Vescovo ad esporre quanto prima denuncia in Magistratura, indicando i nomi di chi avrebbe commesso questa orrenda azione, a danno dei giovani senza lavoro” dichiara il Segretario Generale nazionale Fismic Confsal Roberto Di Maulo.

La Fismic ha appena concluso il suo Congresso Nazionale, che ha avuto al centro del dibattito e delle decisioni l’impegno del Sindacato a favore del lavoro, sia attraverso le reali pari opportunità da fornire ai giovani sia attraverso un processo di formazione continua, unico strumento in grado di riportare al lavoro coloro che lo hanno perduto.

Pertanto, è ritenuto ignobile qualunque ricatto nei confronti di chi cerca un posto di lavoro, sia esso effettuato sotto forma di estorsione di denaro o con azione di mobbing, spesso a sfondo sessuale.

Il nostro impegno per il lavoro è quindi pieno ed assoluto. Pensiamo che faccia bene il Vescovo a circostanziare meglio la sua denuncia e pertanto, se farà ciò, – prosegue il leader Di Maulo – noi saremo i primi a costituirci come parte civile contro tali ignobili mercanti di carne. Invitiamo inoltre la Magistratura ad aprire comunque un dossier alla luce di quanto dichiarato dal Vescovo di Melfi”. 

FISMIC Basilicata

Un pensiero su “Fca Melfi: “Tangenti? Se così fosse, la Fismic in prima linea contro ricatti e corruzione”

  • Io non so se l’articolo pubblicato oggi su Repubblica corrisponda a verità o meno, ma temo di sì, visto che i nomi ci sono. Vincenzo Mauriello che, a quanto pare, la FISMIC ha promosso a responsabile della zona di Foggia nonostante il procedimento a suo carico, dal quale è stato scagionato penalmente perché il fatto non costituisce reato (il fatto è stato commesso, ma non è reato), ma per il quale dovrà rispondere in sede civile. Se è vero, le accuse del vescovo non sono “sconcertanti”, ma descrivono bene l’operato del responsabile sindacale. Se non è vero, mi aspetto che la FISMIC e lo stesso Mauriello si rivolgano al magistrato dandone ampia notizia.

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