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Fials, Ospedale di Venosa: …“impegni assunti e poi disattesi”…

ospedale venosaOggi è un Ospedale “vuoto e svuotato” il Presidio Ospedaliero Distrettuale di Venosa a circa due anni dall’emanazione della Legge Regionale n°17/2011”. A sostenerlo è: la Segreteria Aziendale Fials dell’Ambito Territoriale di Venosa.

Sorge spontaneo chiedersi: dove sono finiti i 97 posti letto previsti dal piano riorganizzativo? La Delibera aziendale n. 939 del 28.10.2011 prevedeva ben 24 posti letto per la Medicina fisica e riabilitazione, 24 posti letto per la lungo-degenza (Laic/stati vegetativi), 2 posti letto per le Cure Palliative, 40 posti letto per le cure intermedie (Nucleo Alzheimer) e 7 posti letto per la Dialisi. Alla celerità applicata per lo smantellamento e il trasferimento dei reparti di degenza nel mese di Dicembre 2011- sottolinea la Fials- non è seguito nessun provvedimento fattivo che favorisse l’apertura, tanto auspicata dalla Regione e dall’ASP, dei nuovi reparti previsti dal piano di riassetto della Rete Ospedaliera Regionale.

 Allo stato attuale, possiamo solo registrare l’attivazione di pochi posti letto per la Lungodegenza, la Medicina Fisica e la Riabilitazione e nient’altro. Dov’è finito il “fantomatico” piano riorgazzativo?.. Non vi è traccia. Anzi, sembra che anche il Servizio di Endoscopia e il Dipartimento di Oculistica sono destinati ad un prossimo trasferimento.

Spettabili Istituzioni ci chiediamo “a cosa è servito spendere soldi pubblici per la ristrutturazione dell’Ospedale di Venosa se è destinato poi a divenire un “contenitore vuoto”?..

La Fials, chiede un decisivo incremento delle attività ambulatoriali già garantite dall’Ospedale Distrettuale di Venosa con l’istituzione di nuovi Ambulatori al fine di, soddisfare le richieste dell’utenza, limitare la sempre più costante migrazione sanitaria che per lo stato delle cose è divenuta,purtroppo “una conditio sine qua non” oltre a favorire il rientro di personale alla sede d’assegnazione.

Si sollecitano le Autorità Competenti Regionali e Aziendali ad assumersi le rispettive responsabilità per gli impegni assunti nel rispetto della L.R. n. 17/2011 nei confronti e nel rispetto dei Cittadini/Utenti e dei lavoratori di questo Territorio, fortemente penalizzati e delusi dalle promesse fatte e dai tanti impegni assunti e mai mantenuti”.

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