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Finissage della personale ‘A midsummer (K)night’s dream’ di Antonio Giovanni Mellone

Antonio Giovanni Mellone, giornalista e pittore pugliese, ma ormai parmense a tutti gli effetti dagli anni ‘60, ha scelto di chiudere in un modo insolito la sua mostra, “A midsummer (K)night’s dream”, in corso dal 13 dicembre scorso a Parma, a Palazzo Giordani, sede della Provincia: infatti, giovedì 10 gennaio, il finissage della personale anticiperà il vernissage di quella successiva che Mellone ha in programma, dal 13 al 29 luglio, a Forte dei Marmi, presso il Museo Ugo Guidi. La “preview” di giovedì p.v. si svolgerà in viale Martiri della Libertà 15, dalle ore 15 alle 18 e 30, in un clima del tutto informale. Oltre che degli antichi cavalieri, delle “dame” e dei personaggi mitologici, raffigurati nelle tele esposte, i presenti potranno prendere visione dei bozzetti, in cartella, dedicati dall’autore agli ‘artisti di strada’. “Questa mia ultima tematica risale a un’ispirazione di molti anni fa, quando in Costa Azzurra ho incontrato un mimo che mi ha profondamente commosso – rivela Mellone – Ora ho deciso di rappresentare i ‘buskers’ perché, in un ideale fil-rouge con le mie opere precedenti, possono essere considerati dei novelli cavalieri, senza macchia né paura, in cerca di avventure”.

In questo senso, in estate, alcuni quadri esposti a Palazzo Giordani, con il titolo “Sogno di un cavaliere di mezza estate”, saranno in sinergia con quelli in corso d’opera e pronti per il futuro vernissage: ad esempio, “Don Quijote” con “Il giocoliere di cuori”, “Il re pescatore” con “Il mangiatore di stelle”, “Ninfa d’acqua dolce” con “La violinista”. La mostra di Parma continuerà quindi a “vivere” in parte a Forte dei Marmi, tramite il Museo Ugo Guidi (www.ugoguidi.it) che ha concesso il suo patrocinio a “A midsummer (K)night’s dream” e che, a luglio, ospiterà nei suoi spazi i quadri di Mellone. Confida l’autore: “Al termine di questa positiva esperienza a Palazzo Giordani, non posso che ringraziare quanti mi hanno onorato del loro consenso, senza il quale la mostra non sarebbe stata possibile né avrebbe riscosso l’interesse invece ottenuto. Innanzitutto il mio plauso va ai “padroni di casa”, dalle “signore” del Palazzo, alla critica Stefania Provinciali e al vicepresidente della Provincia Pierluigi Ferrari, che ha fortemente voluto la mia personale. Poi devo ringraziare tutti i visitatori, i colleghi che mi hanno sostenuto, tra cui Pierluigi Magnaschi, lo sponsor cavalier Dante Renzini, il media-partner InformaCibo e, infine, il dottor Vittorio Guidi, curatore dell’omonimo Museo”.

 

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