BasilicataPolitica

FIOM FIM UIL scrivono al Premier Monti

All’On. MARIO MONTI

Presidente del Consiglio

Senatore a vita

Egregio On. Presidente del Consiglio,

abbiamo deciso di scriverLe poiché riteniamo che la paradossale situazione che stanno vivendo i 144 lavoratori dello Stabilimento FERROSUD (Matera) debba essere sottoposta alla sua attenzione.

Lo stabilimento FERROSUD è uno storico sito industriale che lavora e produce materiale rotabile e carrozze (nuova costruzione e manutenzione delle stesse).

Lo stabilimento versa da diversi anni in stato di crisi per calo di commesse.

Negli ultimi tempi si è riusciti a realizzare una contenuta ripresa della sua attività determinandosi così la salvaguardia dei 144 posti di lavoro (più indotto).

In questa fase però sono subentrati ostacoli logistici che possono compromettere sia la tenuta dei posti di lavoro sia il prosieguo dell’attività dello stabilimento.

Bisogna che lei sappia che quando le commesse affidate da Trenitalia allo stabilimento FERROSUD vengono realizzate, esse, sia per raggiungere lo stabilimento e sia per raggiungere il committente, vengono fatte transitare tramite convogli sul binario che collega Ferrosud direttamente alla tratta GIOIA DEL COLLE-ROCCHETTA S. ANTONIO.

Quel binario è pertanto fondamentale come piccola infrastruttura che collega lo stabilimento con l’esterno. Mettere in discussione la fruibilità di quei 6 chilometri di binario, significa fare saltare la sussistenza stessa dell’attività di FERROSUD e la tenuta occupazionale (144 posti di lavoro più indotto).

RFI svolgendo dei sopralluoghi e controlli il 28 novembre 2012 inibiva l’utilizzo di quella tratta, di proprietà del Consorzio Ind.le di Matera per cattivo stato delle traversine e per mancato adeguamento delle stesse alle norme di sicurezza.

Fermo restando che nessuno vuole confutare l’importanza della sicurezza del binario (6 km dallo stabilimento FERROSUD alla stazione CASAL SABINI) su cui le carrozze transitano per raggiungere la tratta (GIOIA DEL COLLE-ROCCHETTA S.ANTONIO) che le porta al committente, non comprendiamo la rigidità nel non volere praticare soluzioni tampone che, coi dovuti accorgimenti (per esempio riduzione al minimo della velocità del convoglio che trasporta le carrozze), consentirebbero di potere comunque utilizzare quel binario che dal 28 novembre ad oggi ha comunque ricevuto una parziale manutenzione che si realizzerà in maniera certa e completa visto che la REGIONE BASILICATA ha stanziato risorse finalizzate a compiere la manutenzione necessaria.

Si fa anche presente che sulla strada statale 96 che sarebbe potuta servire a realizzare il carrellamento su strada delle commesse realizzate, ma bloccate allo stato attuale nello stabilimento, ci sono oggettivi impedimenti che non consentono il transito di trasporti eccezionali/speciali.

Le scriviamo affinchè lei possa intervenire su tale incresciosa e paradossale vicenda: in tempi di crisi, un’azienda e 144 posti di lavoro non possono essere messi seriamente in discussione da problematiche, altrettanto serie, ma che, essendo in fase di soluzione, potrebbero essere meno esasperate.

Confidiamo in un suo riscontro sensibile e attendiamo fiduciosi.

Le alleghiamo la rassegna stampa di quanto segnalatole.

Cordialità.

LE SEGRETERIE PROV.LI FIOM CGIL FIM CISL UILM UIL

LA RSU AZIENDALE

 

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