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Fondo sanitario, la Basilicata scongiura un taglio da 13 milioni di euro

Nonostante il calo di 1800 residenti e le inevitabili ripercussioni legate al principio della suddivisione pro capite, la Basilicata è riuscita a confermare la propria quota di riparto del Fondo Sanitario Nazionale come definito nell’intesa della Conferenza delle Regioni. Il risultato si è avuto a margine di quasi tre giorni di intenso lavoro a cui ha partecipato per la Regione Basilicata l’assessore alla Salute Attilio Martorano. La proposta di ripartizione che rappresentava la base di discussione della Conferenza delle Regioni, frutto della diretta applicazione del criterio della quota capitaria, vedeva la Basilicata scendere dai 1.024 milioni ottenuti per il 2010 ai 1.011 per l’anno in corso. L’esponente della giunta De Filippo, invece, aveva chiesto che la ripartizione avvenisse dopo aver “pesato” anche altri fattori, come quelli geografici e di densità abitativa, che pure influiscono notevolmente sull’organizzazione dei servizi e, conseguentemente, sui loro costi. Una richiesta che configgeva con le necessità delle regioni demograficamente più pesanti, premiate, invece, proprio dal criterio che attribuisce i fondi con una suddivisione procapite. Ma l’assessore Martorano, in costante contatto con il presidente Vito De Filippo, si è opposto con determinazione ad ogni ipotesi che penalizzasse la Basilicata facendo venire meno l’intesa anche su altre ipotesi di riparto che avevano trovato larga condivisione in sede di Conferenza. Alla fine, invece, pur senza aver modificato i criteri di ripartizione la Conferenza ha deciso di applicare dei correttivi alle cifre che risultavano dall’applicazione della quota capitaria restituendo alla Basilicata i 13 milioni di euro di differenza rispetto all’anno passato.

“Abbiamo ottenuto un risultato importante – ha spiegato l’assessore Attilio Martorano – che non riteniamo essere un risultato di parte poiché siamo convinti che il solo criterio della ripartizione pro capite non sia sufficiente ad assicurare ugualmente il diritto alla salute su tutto il territorio nazionale e siano necessari alcuni correttivi se non si vogliono lasciare gli amministratori al bivio tra il deficit di bilancio o il mancato riconoscimento di un reale diritto alla salute. Ma al tempo stesso non possiamo non prendere atto di come il quadro attuale sia sfavorevole alla Basilicata e in generale alle piccole regioni sotto il profilo economico-finanziario e come sia più che mai indispensabile non arretrare dalla linea del rigore”. L’intesa siglata dalle Regioni, tuttavia, è soggetta alla richiesta di un’ulteriore dotazione del Fondo Nazionale pari a 70 milioni di euro e all’effettiva disponibilità di tutte le risorse indicate nella programmazione per l’anno corrente. Temi che saranno ora posti dal presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al Ministro della Salute Ferruccio Fazio, per poter dare il definitivo via libera all’intesa.

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