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“Fresh Port”, infrastrutture e produzioni locali a valore

Hanno preso parte all’incontro i vertici della Provincia di Matera, il presidente dell’Autorità portuale di Taranto, il referente della Greenery, il vicepresidente di Confindustria Basilicata, il presidente di Legacoop Basilicata, il presidente della Coldiretti Basilicata, il coordinatore di Pensiamo Basilicata, il direttore di Confapi Matera, il direttore di Confapi Basilicata,  il presidente di AGCI Basilicata, il presidente della CIA Basilicata,  i vertici della Cna, il referente del Distretto del Metapontino,  diverse imprese e numerose Organizzazioni  di produttori.

“Come Provincia di Matera – ha evidenziato l’assessore Giovanni Rondinone – intendiamo portare a compimento il ruolo di coordinamento delle due principali operazioni avviate con la sottoscrizione del Protocollo con l’Autorità Portuale di Taranto: portare qui un pezzo importante della logistica del Porto di Taranto, realizzando una piattaforma dove lavorare merci destinate a vari mercati nazionale ed esteri, e mettere a servizio del territorio le relazioni con i clienti della Greenery dando alle imprese l’opportunità di razionalizzare le produzioni avendo voce anche sul fronte della commercializzazione. Un doppio binario per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese e un loro consolidamento sul versante nazionale.”

Obiettivi strategici che possono tradursi in realtà grazie al sostegno offerto dall’Autorità Portuale di Taranto che sta investendo energie e risorse in una profonda e articolata riorganizzazione della propria attività: “da una vocazione principalmente industriale, lavorando sul fronte della commercializzazione, il porto di Tarando si avvia a essere riconosciuto quale principale hub del Provincia di Matera - GiuntaMediterraneo. Inserito nella programmazione europea dei corridoi strategici e come collegamento marittimo tra l’Europa e l’isola di Malta, ambiamo a divenire porta di ingresso  e punto di riferimento per l’Europa.”

Il progetto Fresh Port consentirebbe ai produttori dell’agroalimentare, consorziandosi con Greenery, di effettuare la vendita alla società di commercializzazione e, nel contempo, avere accesso direttamente al segmento vendite: “in pratica una doppia partecipazione – ha evidenziato Prete – che snellirebbe la filiera abbattendo i costi e incrementando il business.”

Le associazioni di categoria e i produttori, accolto con interesse il progetto, hanno chiesto l’immediata formazione di un tavolo tecnico per approfondire dettagli e modus operandi. Proposta accolta e già nei prossimi giorni attiva che vedrà tutti i protagonisti lavorare con tempi- scadenze e obiettivi precisi.

“Molto presto dalla frutta e verdura il progetto verrà allargato ai semilavorati, all’olio e alle eccellenze del nostro territorio – ha concluso il presidente Franco Stella – perché attraverso questa azione di coordinamento intendiamo mettere a valore le nostre infrastrutture e quello che produciamo. Così potremo offrire alle aziende locali del settore agroalimentare sbocchi importanti nel mercato nazionale e internazionale, opportunità valide sotto il profilo economico e delle relazioni internazionali.”

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